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La basilica di San Bernardino si colloca fra le più importanti opere architettoniche realizzate nella città dell'Aquila durante la seconda metà del XV secolo. Il monumentale complesso fu costruito per volere di San Giovanni da Capestrano, discepolo ed amico di fra Bernardino da Siena, allo scopo di offrire una degna collocazione alle reliquie del Santo senese attraverso un'apposita cappella collocata nella sontuosa basilica all'interno della quale, nel 1472, furono trasferite le spoglie.
Oggi la costruzione si presenta in una veste essenzialmente barocca, eccezion fatta per il giro murario perimetrale, con i suoi finestroni ogivali, per la torre a bifore e per la straordinaria facciata a coronamento orizzontale, costruita secondo la soluzione definitiva di Cola dell'Amatrice tra il 1525 ed il 1547. Oggi San Bernardino si presenta formato da un corpo longitudinale a tre navi con sei cappelle per ciascun lato, un corpo centrale a pianta ottagonale contornato da cappelle radiali e chiuso in alto da un'alta cupola e un'abside allungata.
A rappresentare la ricchezza dello stile barocco è tutto l'interno dell'edificio: l'intera navata centrale è coperta da un meraviglioso soffitto ligneo intagliato, dorato e dipinto (1724-26), le cui elegantissime forme sono arricchite da un grande emblema di Cristo e da tre dipinti di Girolamo Cenatiempo raffiguranti L'Assunta con i Santi Bernardino e Giovanni da Capestrano e due episodi della vita del Santo. Il soffitto è opera di Ferdinando Mosca di Pescocostanzo, artefice pure del fastoso organo dorato posto sulla controffacciata. L'intero ambiente è rifinito da sontuosi stucchi. Nella basilica sono presenti due tra le più rappresentative opere di Silvestro dall'Aquila, il monumentale mausoleo di San Bernardino (1505) ed il monumento funebre di Maria Pereyra Camponeschi (1488-90); una grande e bellissima pala d'altare in terracotta smaltata di Andrea della Robbia (primi del '500); una serie di pregevoli dipinti di Rinaldo Fiammingo, Giulio Cesare Bedeschini e Pompeo Cesura.