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Abruzzo slow: sul Times i treni storici d'Abruzzo

Ferrovia dei Parchi: la greenway del turismo ferroviario abruzzese

Date:

18 maggio 2021

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8 min

Topics
  • Parks and Nature
  • Parchi Nazionali
  • By train
  • Couple trips
  • Holidays over 60
Transiberiana d'Abruzzo

Description

"Passano ancora lenti i treni.. E per un istante ritorna la voglia di vivere a un'altra velocità (F. Battiato)

Titolo del Paragrafo
Il gusto della dolce vita
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Transiberiana d'Abruzzo
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Transiberiana d'Abruzzo
Descrizione Paragrafo

I treni storici offrono il gusto della dolce vita secondo il recente articolo pubblicato sul Times a firma di Tim Kington che  evidenzia con entusiasmo la possibilità di immergersi in un viaggio nel passato "verso valli poco conosciute e borghi remoti verso diramazioni dimenticate e stazioni abbandonate riportate in vita per permettere ai passaggeri di sostare sulle cime delle montagne o in mezzo ai vigneti per gustare cibi e vini locali". Una foto mostra la  linea Sulmona-Carpinone che parte da Sulmona e sale fino a 1300 metri sulle montagne abruzzesi dell’Italia centrale con un treno diesel degli anni '30.


E' un'emozione da non perdere in tutte le stagioni, un racconto fiabesco che diventa esperienza di viaggio, una bellezza senza pari che scorre dal finestrino, cullati a bassa velocità sulle carrozze d’epoca, tra paesaggi mozzafiato e mutevoli al cambio delle stagioni, centri storici incantevoli, aree protette e siti di interesse culturale, scorci meravigliosi che sanno stupire per la loro autenticità, per gran parte in territori protetti e ricchi di biodiversità.


Il progetto turistico di mobilità dolce sulla ferrovia Sulmona-Carpinone, linea inaugurata nel 1897, noto come "Transiberiana d'Italia" ed ora denominata "Ferrovia dei Parchi" che attraversa il Parco Nazionale della Majella e del Parco Nazionale d'Abruzzo, riparte ogni anno con tante date, ogni sabato e domenica per vivere e conoscere la realtà e la bellezza delle aree interne viaggiando in sicurezza in un territorio di inestimabile pregio naturalistico oltre che storico e culturale  da vivere lentamente e nel rispetto dei luoghi, con grande spazio alle attività all'aria aperta di approfondimento culturale e di escursioni a piedi o in bici (con servizio di trasporto gratuito sul treno), lungo la vasta rete di sentieri, strade bianche e tratturi presenti attorno alla ferrovia. 

Si distingue per le sue caratteristiche tecniche che la fanno considerare un capolavoro di ingegneria ferroviaria con una pendenza massima del 28 per mille. Sul percorso, da Sulmona a Isernia, che raggiunge una lunghezza di 128,73 km di cui 25 in 58 gallerie, si trovano 103 opere d’arte principali tra ponti e viadotti, 374 opere d’arte minori tra acquedotti, ponticelli, paravalanghe, e cavalcavia e 21 stazioni comprese

E’ conosciuta ai più come "Transiberiana d'Italia" , appellativo che nasce nel 1980, ad opera del giornalista e scrittore Luciano Zeppegno che trovandosi a viaggiare su un treno di linea, rimase impressionato da una improvvisa nevicata in quota nella zona degli Altipiani Maggiori d’Abruzzo, quasi ad immaginarsi una steppa siberiana ghiacciata di ben altre latitudini, al punto da voler dedicare un articolo di questa esperienza sulla rivista Gente Viaggi di quel periodo.

Le carrozze impiegate sono le cosiddette “Centoporte”, vetture risalenti agli anni ’30 del Novecento, dai suggestivi interni e sedute in legno, composte ciascuna da 4 ambienti da 24, 16, 16 e 24 posti, con porte di salita/discesa da entrambi i lati. Vi è poi l’impiego di una carrozza “Corbellini”, vettura più recente, risalente agli anni ’50, con due ambienti da 32 posti. I posti sono numerati: una volta acquistato un determinato posto, è personale ed assegnato per tutta la durata del viaggio.


La Ferrovia dei Parchi è la linea ferrata più alta d’Appennino, seconda in Italia solo a quella del Brennero, con la sua altitudine massima di 1.268,82 metri raggiunta alla stazione di Rivisondoli-Pescocostanzo e, nel 2019 è stata la linea dei treni storici più frequentata con oltre 30.000 viaggiatori.

A primavera la Ferrovia dei Parchi attraversa veri e propri scrigni di biodiversità che non ha eguali in Italia attraverso montagne, verdi valli e praterie dove riposano placide le greggi, colorate di rosse peonie selvatiche e candidi narcisi, scorgendo la fauna selvatica. Una volta scesi, si potra scegliere se praticare un’escursione, a piedi o in bici o andare alla scoperta dei vicoli dei centri storici, tra luoghi d’arte e aree museali.

In aprile un connubio affascinante tra viaggio in treno storico e teatro con l’evento “StraorBinario! Il Grand Tour delle Valli”.  un misterioso fatto di cronaca ambientato nell’Abruzzo degli anni ’20 coinvolge personaggi e viaggiatori nella risoluzione del difficile caso. Una trama avvincente e allo stesso tempo intricata trasforma la giornata di viaggio in una esperienza investigativa attiva con un finale a sorpresa

Per Pasqua sono organizzate corse speciali per visitare i luoghi dove assistere alle scene più rappresentative della "Passione", rito che contraddistingue i borghi d'Abruzzo durante la Settimana Santa.

In estate, la stagione outdoor per eccellenza,  il viaggio in treno storico può diventare una  combinazione “esplosiva” tra percorsi guidati, piste ciclabili, degustazioni all’aria aperta, forestbathing e manifestazioni di carattere musicale e culturale. Godendo di un clima mite lontano dall’afa delle città, è la stagione itinerante ideale per trascorrere momenti di vacanza attiva.

Da giugno ogni sabato e domenica grande spazio alle attività all'aria aperta di approfondimento culturale e di escursioni a piedi o in bici (con servizio di trasporto gratuito sul treno), lungo la vasta rete di sentieri, strade bianche e tratturi presenti attorno alla ferrovia. 

In luglio, torna il Treno del Vino sulla Transiberiana d'Italia, uno degli appuntamenti  più attesi dai winelovers,  un evento unico in Europa organizzato dal Movimento Turismo Vino Abruzzo. I vignaioli per un giorno salgono  a bordo del treno per far vivere a tutti i partecipanti un'esperienza irripetibile. E' di tutta Italia.
 

Il Parco Nazionale della Maiella  è divenuto laboratorio sperimentale di azioni di mobilità sostenibile a ridotto impatto ambientale favorendo forme di ospitalità diffusa: i fabbricati che fanno parte delle ex stazioni sono stati trasformati  in punti di orientamento e di visita e le e strutture di sosta convertite per i servizi al turismo equestre ed il bike: l’ex-caffetteria di Cansano è stata destinata ad officina bike e punto noleggio bici e locali di servizio, l’ex edificio scalo merci di Palena in rimessa da destinare al ricovero di mezzi di trasporto ecologici e, sempre a Palena, sono stati realizzati un maneggio e infrastrutture al servizio del turismo equestre  ed una attrezzata officina bike e punto noleggio bici. Partendo dalle stazioni si snodano sentieri pedonali, piste ciclabili, ippovie, percorsi verso luoghi di interesse storico ed artistico 

In autunno, i binari entrano per lunghi tratti in vere e proprie gallerie naturali dai mille colori, nelle infinte cromie aranciate che dipingono  i boschi d'Abruzzo: il giallo acceso delle foglie degli aceri, il marrone dei castagni, l'arancio dell'acero, il dorato, l'ocra, il carminio.

In inverno i cosiddetti “Treni della Neve”, i treni storici che solcano i binari e i boschi innevati offrono uno spettacolo da non perdere. Dalla fine di novembre all’Epifania del nuovo anno, sono tante lepartenze speciali come “Il treno dei mercatini di Natale”  che parte da Sulmona, attraverso paesaggi innevati toccando la quota massima a quasi 1300 metri di quota per poi sostare nei borghi per la visita dei mercatini, le caratteristiche casette di Natale racchiuse nel centro storico e l'animazione natalizia a Roccaraso, Campo di Giove e Castel di Sangro.

Non mancano partenze speciali con itinerari dedicato a luoghi e mete di viaggio inedite con maggiore tempo a disposizione per visitare nuove località e aree verdi del territorio circostante: da Rocca Calascio alla Badia Celestiniana, da Pettorano sul Gizio, a Pacentro, Pescocostanzo, Barrea, Scanno.

Per i più avventurosi momenti dedicati alle attività sportive come come torrentismo, rafting e bungeejumping  immersi in una natura selvaggia.

 


Itinerari "classici"


•    L'Alto Sangro - Treno storico da Sulmona a Castel di Sangro
Prevede soste intermedie per visitare mercatini enogastronomici e d'artigianato presso il caratteristico borgo di Campo di Giove immersa nel panoramico pianoro verde del Quarto di Santa Chiara, di Palena con l’eremo celestiniano della Madonna dell’Altare distante pochi chilometri, di Roccaraso ed il suo vasto comprensorio sciistico, Proseguendo l'itinerario, è prevista una sosta prolungata di giornata a scelta dei viaggiatori tra Alfedena-Scontrone e Castel di Sangro ed è possibile raggiungere il centro di Alfedena (1 km) e il paese di Scontrone (4 km) posto in posizione panoramica sulla valle con navetta dedicata. Entrambe le località sono visitabili con un tour guidato che tocca sia i due suggestivi centri storici sia il polo museale diffuso, dal museo archeologico con testimonianze di epoca sannitica al museo geopaleontologico. Castel di Sangro offre varie possibilità sia di ricettività gastronomica che di svago presso le aree verdi attrezzate e la pista ciclopedonale lungo il fiume, entrambe ideali per tempo libero o escursioni a piedi o in bici. È inoltre attivo il servizio di visite guidate al centro storico de “La Civita” e ai due siti museali, la Pinacoteca Patiniana e il Museo Aufidenate presso l'antico ex convento della Maddalena.


•    Altipiani Maggiori d'Abruzzo - Treno storico da Sulmona a Roccaraso
Lungo il viaggio sono previste soste intermedie per visitare mercatini enogastronomici e d'artigianato presso il caratteristico borgo di Campo di Giove e alla stazione di Palena, immersa nel panoramico pianoro verde del Quarto di Santa Chiara. I viaggiatori potranno proseguire nella sosta prolungata di giornata presso l'Eremo Celestiniano della Madonna dell'Altare (stazione di discesa: Palena), antico monastero sorto sulla grotta di meditazione di Celestino V, ideale sia per momenti di relax nell'area verde circostante, sia per visitare il sito, raggiungibile dalla stazione con servizio navetta dedicato (10 min.) che al termine della sosta nel pomeriggio conduce fino a Roccaraso per riprendere il treno dalla sua origine. Diversamente, è possibile continuare fino alla fermata di Rivisondoli-Pescocostanzo, per quanti preferiscano visitare Pescocostanzo per partecipare alle visite guidate dei siti artistici di maggiore interesse o semplicemente per trascorrere tempo libero o pranzare in paese, raggiungibile dalla stazione con apposito servizio bus navetta. In ultimo è possibile proseguire fino all'attestamento di Roccaraso, sia per pranzo, tempo libero e relax presso l'area verde e attrezzata del Pratone, a due passi dalla stazione, sia per raggiungere le seggiovie aperte durante il periodo estivo che conducono in quota o per effettuare escursioni in bici lungo le ciclabili della zona.


Sono introdotte partenze ogni sabato ed è possibile viaggiare per tutto il fine settimana, partendo con il treno storico del sabato e tornando con quello della domenica e partenze straordinarie in date specifiche, con itinerario dedicato a luoghi e mete di viaggio inedite con maggiore tempo a disposizione per visitare nuove località e aree verdi del territorio circostante la ferrovia finora mai oggetto delle soste del treno storico: da Rocca Calascio alla Badia Celestiniana, da Pettorano sul Gizio, a Pacentro, Pescocostanzo, Barre, Scanno. Non mancano le occasioni per i più avventurosi con momenti dedicati alle attività sportive come come torrentismo, rafting e bungee jumping  immersi in una natura selvaggia.
 
 

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Tel: 0872 222 199 
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orari: lun/ven 10.00-14.00 / 16.00-18.00
 

Last updated

28/09/2023, 10:46

Published by Laura Toppeta