Villavallelonga (Aq)

Villavallelonga (Aq)

Dove si trova: Villavallelonga si sviluppa nella parte sud-orientale della Marsica,  adagiato sul Colle dei Cerri. Fa parte del territorio del Parco Nazionale d'Abruzzo.

Perchè visitarlo: Villavallelonga ospita la faggeta vetusta della val Cervara riconosciuta nel 2017 patrimonio dell'UNESCO, unitamente ad altre faggete italiane ed europee boschi di faggio, situati nella val Cervara sono classificati tra le più importanti foreste vetuste dell'emisfero boreale ed una delle faggete più antiched'Europa con alcuni faggi che superano i 560 anni di età. L'area è popolata da animali protetti come l'orso bruno marsicano, il lupo appenninico, il camoscio. 

Cosa vedere

  • Faggeta vetusta della val Cervara
  • Chiesa di S. Leucio e Nicola di cui si hanno notizie dal 1188.
  • Chiesa della Madonna delle Grazie che custodisce le reliquie di don Gaetano Tantalo, citata nel Privilegio dell’imperatore Lotario III del 1137 tra le chiese concesse al Monastero di Montecassin
  • Chiesa della Madonna della Lanna.
  • Chiesetta degli Alpini
  • Museo Loreto Grande Il museo di storia,  tradizioni locali e  natura dedicato al botanico e naturalista Loreto Grande. Lo spazio museale  è stato ampliato con arredi realizzati attraverso l'utilizzo di materiali ecosostenibili.
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Eventi: il 16 e 17 gennaio di ogni anno si svolge la grande festa in onore di S. Antonio Abate. Nel pomeriggio, nelle due piazze, si accendono grandi fuochi che resteranno accesi fino alla fine dei festeggiamenti, ed ha luogo la rappresentazione di uno dei due miracoli all’origine della festa. Le famiglie designate preparano la "Panarda", un pantagruelico banchetto collettivo in onore del Santo con funzione beneaugurante. I piatti che non possono mancare sono il brodo di gallina, i maccheroni all’uovo conditi con ragù di pecora e formaggio, fave lesse, frittelle di pasta lievitata. La sera inizia il banchetto, al quale sono invitati amici, parenti e conoscenti, che si protrae per tutta la notte. Al termine del pranzo il panardiere (padrone di casa) ringrazia  tutti i presenti , recita il rosario e dà l’appuntamento per l’anno successivo.  Durante la notte le strade e i vicoli del paese sono rallegrati da gruppi di cantori che girano per le strade, visitano le case della "Panarda" e ricevono in cambio cibo e offerte in danaro. La mattina del 17 solo ad una famiglia del paese è fatto obbligo della "favata" o "festa a fuoco" cioè la distribuzione di fave cotte e panetta. Le fave si distribuiscono alle prime ore del giorno a ricordo di quando gli uomini tornavano dalle stalle dopo aver accudito gli animali e facevano una sostanziosa colazione con le fave cotte prima di recarsi nei campi. La festa prosegue con la celebrazione della messa, la benedizione degli animali, dei cesti pieni di cibarie e della cottora con le fave.. Nel pomeriggio c’è la sfilata dei carri allegorici che dà inizio al carnevale, per il paese girano le "maschere brutte" (i mascar brutt) e le "maschere belle".. Chiude la festa il "falò della segnora" (o pupazza o pantasima o pupa), una strana creatura molto amata da giovani e meno giovani che appartiene al mondo dell’immaginario e della favola.

Cosa mangiare: panuccio: piatto unico realizzato con polenta di miglio o altri grani antichi realizzato in occasione del rito della "Panarda" marsicana", Pecora ajo cotturo, pasta con gli orapi.

Comune di Villavallelonga

L. Toppeta 28-01-2022
 

immagine di Marica Massaro, CC BY-SA 4.0

Provincia:L'Aquila

CAP:67050

Prefisso:0863

Altitudine:1005 m.s.l

POSIZIONE GEOGRAFICA

41.8715747, 13.6208765