Destinazione

Castello Ducale De Riseis - Crecchio (CH)

Il rifugio dell'ultimo Re d'Italia

Data:

25 maggio 2023

Tempo di lettura:

3 min

Argomenti
  • Castelli
ph Pietro - Own work CC BY-SA 4.0

Panoramica

Descrizione lunga

ll castello Ducale di Crecchio sorge al margine sud dell'antico abitato urbano, in un luogo molto favorevole da un punto di vista strategico, tra i due corsi d'acqua dell'Arielli e del Riopago.

La struttura, suggestiva nel suo complesso, mostra nelle sue linee costruttive la trasformazione subita nei secoli da nucleo prettamente difensivo a organismo architettonico residenziale, costituito da quattro corpi serrati da torri disposti intorno ad un cortile aperto a loggiato su due lati.

La torre, caratterizzata da notevole spessore murario, si articola in tre piani, e al suo interno una scala ricavata nelle mura consente di raggiungere il livello più alto. Non si conosce con precisione la data di costruzione del castello, ma sicuramente esso ha subito attraverso i secoli numerosi rimaneggiamenti. La torre primitiva, quella rivolta a nord-est, detta torre normanna e risalente al secolo XII, rappresenta con molta probabilità il corpo originario da cui successivamente, nel tempo, si sviluppò il resto della struttura. 

Le torri esposte a sud, con caratteri tardo gotici, il perimetro murario e alcuni ambienti interni, sono invece costruzioni attribuibili al XV secolo. Nel 1789 il castello subì ulteriori modifiche ad opera dei De Riseis che trasformarono il manufatto da struttura difensiva a residenza, facendo coprire a tetto il camminamento merlato per ricavarne un secondo piano.

La storia più recente del castello è strettamente legata al 9 settembre 1943, quando nella residenza fecero tappa per una notte il re Vittorio Emanuele II, la Regina e il principe Umberto e dello Stato Maggiore, che in fuga da Roma e inseguiti dai Tedeschi, prima di imbarcarsi dal porto di Ortona, furono ospiti del castello per una notte. Poco dopo, tra la fine del 1943 e l'estate del 1944, il castello venne pesantemente bombardato. Solo negli anni settanta del XX secolo, per iniziativa della Soprintendenza ai Beni Architettonici dell'Aquila, il castello fu restaurato nelle forme attuali.

Sembra che salendo i gradini che portano all’antica torre di avvistamento, detta anche “Torre dell’ulivo”,  si avvertano presenze e lamenti provenire dalle mura a motivo di un’antica leggenda secondo la quale sarebbe stata utilizzata per decapitare gli oppositori di uno dei proprietari del castello fino all’avvento della famiglia De Riseis quando fu piantato sulla sua sommità un albero di olivo in segno di pace.  Altra leggenda narra che nelle sale del Castello si odano i passi dei fantasmi del De Riseis e della sua bellissima amante o se ne scorgano le ombre attraversare le stanze del  Castello sospesi nell’aria.

Il Museo dell'Abruzzo Bizantino ed Altomedievale è ospitato nel castello dal 1995 data della sua fondazione. L'esposizione dei reperti è articolata su due piani del Castello  e raccoglie  reperti eccezionali che hanno permesso di ricostruire la civiltà dell'Abruzzo Bizantino. Due sale del primo piano ospitano una mostra permanente dal titolo "Etruschi in Abruzzo".

Da visitare nei dintorni lo splendido borgo medievale di Crecchio, il Parco dei Mulini,  la Villa romana in località Vassarella.

Il museo e il piano terra del Castello sono accessibili per i diversamente abili.

 

Etichetta

  • Luoghi della storia

Posizione della Destinazione

Geolocalizzazione

42.296672100214, 14.3265797

Ultimo aggiornamento

30/04/2024, 12:59

Pubblicato da Laura Toppeta