Panoramica
In alto i calici ricolmi di “Moscatello” per Castiglione a Casauria, in provincia di Pescara, nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Circondato da preziosi e antichi vigneti, il piccolo borgo fortificato è il centro di produzione del liquoroso vino dolce, passito, naturale, originario da un’antica malvasia proveniente dall’isola di Creta: ha gli acini piccoli e stretti, di colore dorato tendente all’ambrato, che si gusta con i dolci locali.
Provatelo per esempio con le ciambelle, altro must del territorio, a cui è dedicata una fortunata sagra. Le trovate di vari tipi, morbide, dure, lessate, con cremore e bicarbonato, con l’ammoniaca e persino con il moscato stesso.
Una vera delizia.
È un borgo antico Castiglione, la cui prima menzione risale al 987: è fortificato dalla punta triangolare del Castello, (detto Palazzo De Petris-Fraggiani dal secolo XVIII), e arricchito da palazzetti e balconate, decorati da scalpellini locali e dall’artistico portale dell'ex chiesa di San Francesco.
Il gioiello del territorio è l’Abbazia di San Clemente a Casauria, uno dei maggiori esempi di architettura religiosa medievale del centro-sud d'Italia e centro della vita spirituale ed economica delle popolazioni locali e del Mezzogiorno d’Italia.
“Dal sud – scrisse a suo tempo lo scrittore abruzzese Ignazio Silone – non arrivavano solo soldatesche ed esattori di balzelli. Fin dall’XI secolo vi giunsero dall’Abbazia di Montecassino i Padri Benedettini. Quello che di più prezioso ancor oggi possiede la regione – il monastero di San Liberatore a Maiella, San Pietro in Alba Fucens, le chiese di Atri, di Capestrano e di Rosciolo, Santa Maria in Arabona e San Clemente a Casauria- risale a quel primo periodo di risveglio dello spirito dopo la lunga notte di barbarie”.
Il complesso benedettino, la cui fondazione risale all'871, fu fatto erigere dall’imperatore Ludovico II del Sacro Romano Impero e dedicato a San Clemente in occasione del trasferimento delle spoglie del Papa martire.
Come molti altri chiostri, abbazie, e chiese, nacque accanto a un tempio pagano, forse “la Casa Aurea”, che avrebbe dato origine al nome di luoghi come Castiglione a Casauria e Tocco a Casauria.
Non perdetene la visita: è uno scrigno di manufatti artistici, l’ambone, il candelabro, l’urna, che si contraddistingue per il “portico di Leonate” e per il meraviglioso portale centrale.
Un gioiello dell’antica arte medioevale d’Abruzzo, per la cui conservazione dobbiamo ringraziare anche il Vate, che intervenne personalmente affinché l’abbazia in continuo decadimento dopo secoli di gloria, fu dichiarato nel 1894 monumento nazionale, tornando all’attuale splendore.