Descrizione: il percorso prende avvio dallo storico Borgo Rivera all’interno del quale è custodito uno dei monumenti più suggestivi della città, vale a dire la Fontana delle 99 cannelle. Riempita la borraccia con la fresca acqua sgorgante da uno dei caratteristici mascheroni, si procede in direzione Ovest lungo la Statale 80, costeggiando il corso del fiume Aterno. In località San Vittorino si incontrano i resti dell’antica città italica di Amiternum, fondata dalla tribù dei Sabini e conquistata dai Romani nel III secolo a.C.. Tra le evidenze più importanti,
restano visibili un anfiteatro, un teatro, parti di un complesso termale e di un acquedotto. Dopo i primi 15 km le pendenze si fanno importanti, arrivando a superare i 1000 metri di altitudine una volta oltrepassato il borgo di Cagnano Amiterno. Giunti sulle splendide aperture dell’Altopiano di Cascina situato sotto il versante settentrionale del gruppo montuoso composto dal Monte Calvo e Monte Giano, la fatica viene ricompensata dalla visione di panorami naturali di incontaminata bellezza. Da lì in poi è comoda discesa fino alle porte dell’Aquila, nella quale si fa ritorno aggirando l’aeroporto di Preturo e la zona industriale di Pile – sede, tra gli altri insediamenti, di un innovativo Tecnopolo d’Abruzzo – prima di oltrepassare nuovamente sotto Porta Rivera e concludere il tour dissetandosi ad una delle storiche cannelle.
Curiosità: tra il 1940 ed il 1943, nel comune di Pizzoli soggiornò Natalia Ginzburg, una delle più grandi scrittrici italiane del Novecento, insieme al marito Leone mandato al confino dal regime fascista a causa della sua attività politica e intellettuale. La biblioteca comunale, a loro dedicata, ospita oggi più di 3.000 volumi donati dai figli della famiglia Ginzsburg. Gli anni dell’esilio saranno poi ricordati nel racconto “Inverno in Abruzzo” che aprirà la raccolta “Le piccole virtù” pubblicata da Einaudi nel 1962.