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Abruzzo misterioso: i luoghi magici del Sator

Data:

04 marzo 2022

Tempo di lettura:

3 min

Argomenti
  • Chiese
  • Misteri
In foto: Rotas opera tenet arepo sator San Pietro ad Oratorium, Capestrano

Descrizione

Taluni morbi maligni resistevano alla virtù delle pietre e dell’erbe; ma quale infermità poteva durare invitta di fronte all'efficacia di arcane parole? 

É per domenica 6 marzo 2022 l'appuntamento a Capestrano con visite guidate gratuite alla scoperta della chiesa di San Pietro ad Oratorium,  riaperta da poco al pubblico, che sorge in aperta campagna nelle vicinanze del centro abitato, nella valle del Tirino, cuore dell’Abruzzo, in contrada “Araturo”, per la Giornata Internazionale della Guida Turistica, istituita nel 1990 dalla World Federation Tourist Guide Associations e promossa in Italia dalla Associazione Nazionale Guide Turistiche (ANGT).

Su un blocco di pietra chiara è inciso il misteriorso palindromo che accompagna la storia dell’uomo da almeno duemila anni, murato a rovescio sulla facciata della chiesa: Rotas opera tenet arepo sator in posizione rovesciata rispetto al più antico  "sator arepo tenet opera rotas" che si può datare a partire dall'XI - XII secolo, un unicum nell’ambito delle testimonianze conosciute che risalgono al periodo romano in Italia. 

La misteriosa iscrizione fu rivenuta tra i reperti di Pompei, ad Aquincum,  in Medio Oriente, in Cappadocia su pitture rupestri rappresentanti la natività e in diversi esemplari in Africa settentrionale.

Sull'interpretazione sono state avanzate numerose ipotesi tra cui un monito ai fedeli: "il seminatore controlla i lavori dei campi" oppure l'anagramma delle parole Pater Noster. Nella formula, utilizzata dai Catari dell’ XI secolo, sembra sia nascosto un ignoto messaggio utilizzato dai cavalieri Templari, che ne fecero segreto uso a scopo catechistico. Alcuni studiosi lo ritengono un gioco di origine pagana, alcuni uno strumento di riconoscimento utilizzato dai cristiani dei primi tempi per quel TENET a forma di croce situato nel mezzo del quadrato, altri ne individuano una valenza occulta e misterica.

Titolo del Paragrafo
Virtù magiche e taumaturgiche
Immagine Paragrafo
Chiesa di Santa Lucia Magliano dei Marsi
Credits Immagine Paragrafo
Rotas Opera Tenet Arepo Sator, Chiesa di Santa Lucia, Magliano dei Marsi, ph Gianfranco D'Angelo, CC BY-SA 3.0
Descrizione Paragrafo

Nel corso del medioevo le presunte virtù magiche del palindromo assunsero significati diversi: era utilizzato come talismano in grado di allontanare il male e la sfortuna, per le sue presunte virtù taumaturgiche, si riteneva che se fosse stato mostrato ad una donna incinta l’avrebbe fatta partorire senza dolore, come rimedio contro la febbre, per proteggersi dall’invidia, dai fulmini, dai terremoti, dalle meteore, per propiziare la fecondità.

Nel 1557 il medico astrologo Gerolamo Cardano consigliava di dare una crosta di pane, con sopra scritte le cinque parole magiche, recitando contemporaneamente cinque Paternoster, ad un cane sospetto di idrofobia

Negli anni sessanta, una pubblicazione di Castellino e Villani  consigliava di utlizzare le magiche parole per un rituale d'amore “Il primo venerdì di Luna compera un cordoncino rosso, lungo tre palmi. Ritirati poi in una stanza oscura e recita le seguenti parole cabalistiche nove volte di seguito: Enam, Binach, Sator, Arepo, Tenet, Opera, Rotas, Hold, Kether, Coeckmae, Tedulah, Teburah, Tipheret, Jesot, Sardac, Jo, Nezah. Terminata l’invocazione, pensando intensamente alla persona amata, implora: amami!”

Sotto la pancia di un grifo che ghermisce un agnello in uno spazio situato tra le zampe dell’animale a Magliano de Marsi,  il palindromo Rotas Opera Tenet Arepo Sator, lo stesso presente nel fronte della chiesa di San Pietro ad Oratorium presso Capestrano, si trova inciso  nella chiesa di Santa Lucia, eretta in fasi successive dalla seconda metà del XIII secolo che si ritene poggi sui resti di un tempio dedicato a Giove Statore.  

Realizzato con un oggetto appuntito e quasi nascosto  l'ultima misteriosa incisione si trova a Campotosto nella Chiesa della Madonna Apparente, edificata nel XVII secolo  situato lungo la strada che porta al paese, in un piccolo ambiente, chiamato anche “grotta della Nunziata”, di dimensioni molto contenute con un'altezza di poco inferiore ai due metri, dopo l'ingresso della Chiesa, sotto l’affresco di Santa Cecilia, ad un’altezza da terra così minima che per poterlo esaminare è quasi necessario inginocchiarsi.

Etichetta

  • Misteri, miti e leggende

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liberamente tratto da  L' ENIGMA PERFETTO I Luoghi Del Sator In Italia di Roberto Giordano, Edizioni Universitarie Romane

Ultimo aggiornamento

08/05/2024, 13:20

Pubblicato da Laura Toppeta