Descrizione
"...foreste selvagge di latifoglie... vaste valli e villaggi che fanno capolino dalle cime delle montagne come becchi di uccelli..."
(Joel Balsam)
Da poco pubblicato, l'articolo di Joel Balsam, giornalista canadese del Toronto Star, arrivato in Abruzzo con un nutrito gruppo di giornalisti internazionali, giunti nell'Appennino centrale per conoscere le iniziative di RewildingApennines e che così descrive in un articolo entusiasmante l'anima e la bellezza del cuore selvaggio d'Europa.
"Sono sugli Appennini con una missione: avvistare una delle ultime specie di orso rimaste in Europa... in italia la ricerca per salvare l'orso marsicano in pericolo di estinzione è anche un modo per attirare viaggiatori consapevoli. Sto sgranocchiando ramoscelli, foglie color rame e neve primaverile tagliente quando la mia guida [...] mi dice di tacere. "Sii meno simile alla scimmia, più simile al lupo", dice. Sono sugli Appennini, o "spina dorsale d'Italia", una regione montuosa caratterizzata da foreste selvagge di latifoglie che hanno superato i terreni agricoli abbandonati, vaste valli e villaggi che fanno capolino dalle cime delle montagne come becchi di uccelli. L'area certamente, non fa parte degli itinerari dell' italiano medio; i visitatori tendono ad affollarsi nei villaggi di pescatori color caramello delle [...] o nell'architettura romana nelle città. Ma io sono sugli Appennini con una missione: avvistare una delle ultime specie di orso rimaste in Europa e l'unica in Italia, l'orso marsicano. Alto più di sei piedi con pelo marrone ispido, l'orso marsicano potrebbe non essere straordinario per i canadesi rispetto ai nostri grizzly e orsi polari. Ma in Europa, un antico punto di passaggio per imperi, guerre e la deforestazione necessaria per alimentarli, vedere enormi mammiferi nella natura selvaggia è, beh, selvaggio, e volevo vederne uno con i miei occhi. Ho stabilito la mia base nella città di Pescasseroli, un fulcro per i visitatori del Parco Nazionale d'Abruzzo con strade acciottolate e negozi che vendono vino, salumi e formaggi, i passatempi nazionali italiani. La mia guida [...] che abita nelle vicinanze, mi dice di svegliarmi prima dell'alba per visitare una valle dove potrebbero cacciare gli orsi. Quando arriviamo alla vedetta con il nostro binocolo, il tempo è pessimo, le piogge primaverili mi inzuppano fino al midollo e i miei denti non smettono di sbattere. Ma dopo circa un'ora, vedo qualcosa muoversi con la coda dell'occhio. In realtà, tre cose si muovono: un cervo rosso rimbalzante con folte code bianche che si snodano attraverso la valle. No, non era un orso marsicano, e i cervi non sono niente di cui scrivere a casa per un canadese, ma la giornata mi fa pensare più a cosa c'è sopra la valle che sotto. Il belvedere si trova ai margini di una città di montagna che ha una splendida chiesa, affascinanti balconi europei... [...]
Rewilding Apennines, partner di Rewilding Europe, è un'associazione no-profit che lavora attivamente per preservare la ricca biodiversità degli habitat in continua evoluzione nel Paese con il più alto tasso di biodiversità in Europa, l'Italia ed, in particolare nell’Appennino centrale dove le caratteristiche geomorfologiche e climatiche hanno determinato l’evoluzione di un’ampia varietà di ambienti e specie (molte sono endemiche), con l'obiettivo di limitare le minacce antropiche a questa abbondante biodiversità e e migliorare la convivenza uomo-fauna selvatica, la conservazione di specie come il camoscio appenninico, l’orso bruno marsicano, il grifone, il lupo appenninico, la lontra europea, il gambero di fiume e dei loro habitat al fine di favorirne il ritorno e la diffusione. Rewilding Apennines promuove azioni utili al ripristino ambientale nell’Appennino centrale e alla sensibilizzazione delle persone al rispetto della natura e degli ecosistemi che se, preservati, garantiscono alle comunità di prosperare e ai singoli il benessere psicofisico che muove dalla qualità dei prodotti essenziali per la vita, come cibo o l'acqua dolce, ma anche da benefici immaterial come quelli estetici, spirituali, culturali, ricreativi, scientifici ed educativi.
La strategia di Rewilding si concentra sul collegamento delle aree protette esistenti (il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise con il Parco Regionale Sirente Velino a nord, a est con il Parco Nazionale della Majella e ad ovest con il Parco Regionale dei Monti Simbruini) attraverso i cosiddetti “corridoi di coesistenza”, con l’orso bruno marsicano come specie chiave. Fanno ben sperare i risultati nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e nella sua zona di protezione esterna: con una crescita importante di cuccioli di orso bruno, 12 nel 2016, 10 nel 2017,11 nel 2018, 20 nel 2019. Nel 2020 si è verificata la nascita eccezionale di 4 cuccioli da un’orsa al confine della Riserva Naturale Regionale Lago di San Domenico e Lago Pio tra i prati e boschi di Villalago (AQ), uno dei Borghi più Belli d'Italia, arroccato a quasi mille metri di quota, a dominio del panorama delle aspre quanto spettacolari Gole del Sagittario, protetto dalle montagne, tra boschi di cerri e faggi e i laghi di San Domenico, dalle acque limpide e verdi, di Scanno, primo per estensione e bellezza e il Lago Pio, oasi naturale di uccelli acquatici. Gli orsetti sono stati meta di appostamenti e oggetto di riprese da parte di tanti turisti e residenti, mentre le guardie del parco indagavano per scoprire l'identità della super-mamma. L'intera comunità ha vegliato sulla famigliola per garantire il minor disturbo possibile ad una specie preziosa in via di estinzione. Il Comune di Villalago e l'Ente Parco hanno allestito punti di osservazione in paese, assicurando nel contempo la serenità e la tutela dei plantigradi e la curiosità dei visitatori. L'orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus) chiamato anche "marrone appenninico", è una specie di interesse comunitario inserita nella Convenzione di Berna, ratificata dall'Italia con la Legge 503/81, quale specie di fauna rigorosamente protetta. Conta oggi circa 50 esemplari nel Parco Nazionale d'Abruzzo, che ha rappresentato la sua salvezza, così come per il lupo e il camoscio appenninico. Tra agosto e settembre matura una bacca di cui l'orso è molto ghiotto e, con le dovute accortezze e a fianco di guide esperte, si può sperare di ammirare il superbo animale. Se si avesse la fortuna di incontrarlo è bene sapere che non si registrano attacchi da parte degli orsi marsicani sul suolo italiano da più di un secolo e mezzo, poiché il suo carattere è schivo e raramente si mostra all'uomo. Nel caso lo si volesse allontanare è sufficiente parlare a voce alta e allontanarsi senza fretta.
Coordinato da Rewilding Europe, 12 partner dall’Italia e dalla Grecia stanno iniziando un nuovo programma finanziato dall’Unione Europea che contribuirà a vivere armoniosamente con gli orsi in Europa. L’iniziativa LIFE Bear-Smart Corridors consentirà di sviluppare un network di comunità nei “corridoi di coesistenza” con lo scopo finale di “spianare la strada” al concetto di Bear-Smart Community in tutta Europa con l'obiettivo di collegare l’economia locale con la natura più selvaggia in cinque corridoi che coprono complessivamente più di 100.000 ettari.
Ne trarranno beneficio le popolazioni faunistiche e la qualità della natura e delle esperienze legate alla natura in tre aree protette limitrofe – il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco Nazionale della Majella e il Parco Regionale del Sirente Velino – insieme alle loro zone cuscinetto. Il modello di Comunità a Misura d’Orso o Bear Smart Community incoraggia la cooperazione tra le comunità locali, le imprese e gli individui per prevenire i conflitti tra orsi ed esseri umani rimuovendo ogni potenziale fonte di attrazione degli orsi dalle aree urbane.
Nel novembre 2021 si è svolto il primo incontro per discutere di rewilding dell’European Rewilding Network a Pettorano sul Gizio, dove opera Bear Smart Community Genzana, con la partecipazione di 36 rappresentanti da 12 nazioni europee, organizzato da Rewilding Europe e Rewilding Apennines, un'importante opportunità per la comunità locale di crescita culturale, scambio e beneficio economico. All’interno di questi corridoi le comunità locali stanno imparando a convivere con la spettacolare fauna dell’Appennino centrale, di cui l’orso bruno marsicano è la specie più iconica. A Primavera si è conclusa la potatura primaverile dei frutteti abbandonati con i volontari di Salviamo l'Orso e di RewildingApennines e il personale della Riserva Monte Genzana Alto Gizio in prevalenza meli peri e ciliegi. A Ortona dei Marsi, in collaborazione con l’associazione Montagna Grande, sono stati potati 140 alberi da frutto, soprattutto meli al fine di preservare essenziali risorse alimentari per l'orso bruno marsicano in aree montane di alto pregio naturalistico.
Sabato 19 giugno sarà inaugurato il "Sentiero dell'Orso" nel comune di Campo di Giove, realizzato da Parco della Maiella e WWF Italia grazie al progetto LIFE arcprom, "Bentornato orso gentile" che mira a promuovere la coesistenza uomo-orso in Italia e in Grecia per la salvaguardia di questa specie chiave della fauna europea. Il sentiero è lungo circa 4 chilometri con un percorso 'ad anello' sviluppato tra i 1.000 e i 1.200 metri di altitudine. Presenti sul percorso 6 totem educativo-didattici per conoscere meglio questo meraviglioso plantigrado e le regole di coesistenza.