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Fagiolo tondino del Tavo - Presidio Slow Food

Delicato, profumato, dalle antichissime origini

Data:

24 luglio 2023

Tempo di lettura:

2 min

Argomenti
  • Presidi Slow Food
  • Enogastronomia
  • Prodotti tipici
Fagiolo tondino del Tavo - Presidio Slow Food

Descrizione

Il Fagiolo  del Tavo, chiamato “tondino” per la sua forma,  ha un colore che va dal bianco latte all’avorio, che tende a scurirsi qualora, durante la maturazione, il clima si presenti particolarmente piovoso e umido.

Si coltiva lungo la vallata del fiume Tavo, che nasce sul Gran Sasso, nel comprensorio della provincia di Pescara delimitato dai Comuni di Cappelle sul Tavo, Collecorvino, Farindola, Loreto Aprutino, Moscufo e Penne.

Ha ottime proprietà nutrizionali e una buccia sottilissima, che ne consente una cottura più rapida e una facile digestione. Può essere gustato da solo, in insalate o come ingrediente di zuppe, minestre o pasta lavorata a mano, come "sagne" e "tacconelle". E frequente l’abbinamento con la zucca, che si raccoglie nello stesso periodo.

Titolo del Paragrafo
Storia e tradizione
Immagine Paragrafo
Paesaggio lungo la valle del torrente Mirabello
Credits Immagine Paragrafo
Paesaggio lungo la valle del torrente Mirabello
Descrizione Paragrafo

In passato si seminava, dopo la mietitura del cereale, direttamente sulle stoppie.

La coltivazione del fagiolo tondino è scomparsa per molti anni per il fabbisogno rilevante di acque di cui necessitava. Le sponde del Tavo sono ideali per la sua coltivazione ed è così tornato sulle tavole un prezioso legume dalle ottime proprietà nutrizionali e dall'alta digeribilità.

I contadini della zona avevano gradualmente sostituito il tondino del Tavo con il borlotto, più economico e dalla crescita più rapida. Dopo lunghe ricerche, è riuscito a trovare la semente presso alcune famiglie della valle del Tavo ed è iniziata così la rinascita del legume abruzzese.

Il Presidio ha l’obiettivo di accompagnare e supportare il recupero di questo legume, coinvolgendo sempre più soggetti nel progetto. I produttori si sono dati regole di produzione sostenibili: il disciplinare di produzione vieta il diserbo chimico e prevede la concimazione a base di letame maturo e rotazioni culturali per non impoverire il terreno.

É protetto dal Consorzio che ne garantisce l'autenticità. 

Fa parte di: Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT).

Etichetta

  • Moto
  • Presidi slow food
Ultimo aggiornamento

21/05/2024, 15:57

Pubblicato da Laura Toppeta