Descrizione
A Orsogna, borgo collinare a 432 metri sul livello del mare, a pochi chilometri dal Parco Nazionale della Majella e a 20 chilometri dal litorale adriatico, il Martedì dell'Angelo si assiste ogni anno alla scenografica sfilata di sette carri allestiti con sacre effigi ispirate alla Bibbia.
Il centro abitato di Orsogna si sviluppa intorno alla Chiesa Parrocchiale di San Nicola di Bari, di epoca settecentesca, che conserva anche due antiche croci da processione dell'artista e orafo Nicola da Guardiagrele. Il borgo è immerso nella natura, che colora di verde le sue strade e la circonda di vigneti e oliveti e fa parte dell'Associazione "Città del Vino". Poco distante dal paese la natura trova ampio spazio e protezione nel Parco territoriale attrezzato dell'Annunziata, nel cui perimetro si trova l'omonimo Convento dei frati francescani, fondato nel 1448 da San Giovanni da Capestrano. Si tratta di un complesso di grande rilievo architettonico, giunto quasi intatto fino ai nostri giorni e recentemente ristrutturato. Al suo interno si trovano affreschi risalenti al XVI secolo. Nel centro abitato c'è inoltre una bellissima pineta dalla quale si gode il panorama della Majella che domina le vallate circostanti.
La festa della Madonna del Rifugio, più comunemente detta Festa dei Talami, divenuta nel 2011 “Patrimonio d’Italia per la tradizione”, si svolge ogni anno e richiama migliaia di persone attratte da uno spettacolo unico che coniuga il teatro con la devozione popolare.
La festa prende il nome dai palchi lignei, i talami appunto, su cui vengono mimate le diverse scene bibliche che vengono rappresentate. I preparativi iniziano settimane prima del lunedì dell'Angelo, giorno della rappresentazione vera e propria.
Nel corso della mattinata di martedì in albis, secondo una tradizione che ha origini lontanissime, ogni "talamo", muovendo dal quartiere che ne ha curato la realizzazione, si dirigerà nel centro storico dove si snoderà la sfilata. Su ogni talamo, attori giovani e adulti - immobili davanti a un fondale affrescato, posto sotto una raggiera alla quale è legata una bambina che impersona la Madonna - interpretano scene ispirate al Vecchio e Nuovo Testamento. Questi quadri biblici viventi, una volta portati a spalla, sono posti su carri, trainati da trattori, tranne l'ultimo, che per tradizione viene portato a spalla dagli alpini. Quando tutti i quartieri hanno sfilato, si raggiunge lo spazio antistante il Municipio, in piazza e si attende il commento pubblico del Vescovo su ogni talamo.
Secondo il racconto popolare nel martedì in albis del 1270 la Vergine apparve nel luogo dove fu poi edificata la Chiesa della Madonna del Rifugio, rasa al suolo dai bombardamenti nel 1944, fino al 1500 chiamata semplicemente di Santa Maria, La sua fondazione si può far risalire al XIV secolo, se non addirittura prima
Nel 1500 la confraternita era fiorentissima e la chiesa, per essere forse una delle più antiche, era al primo posto per essere il miglior luogo per le pubbliche processioni. In essa era presente il dipinto più antico del paese: l'immagine della Madonna del Rifugio o "Madonna Nera", dalle vesti rosso carminio e il mantello azzurro, affrescata sull'altare maggiore in atto di raccogliere sotto il suo manto i fratelli e le sorelle della confraternita. Questa specie di rappresentazione iconografica, potrebbe far supporre che sia la chiesa che l'affresco e la confraternita abbiano la stessa data di nascita, anche se solo più tardi la confraternita prese l'appellativo di Congregazione Maria SS. del Rifugio, che finì poi con il dare il nome alla chiesa stessa.
Secondo la leggenda sull'origine del culto la Madonna arrivò dall'Egitto e si posò su un albero di fico, luogo in cui in seguito fu costruita la Cappella come da Ella richiesto ed è solita dispensare le sue grazie nel giorno della sua festa e dia segno della sua taumaturgia muovendo gli occhi o cambiando il suo volto, da nero in bianco, allo scoccare della mezzanotte dal lunedì al martedì dopo la Pasqua, pertanto, in tale notte la chiesa doveva restare aperta in modo da consentire ai devoti di assistere al miracolo e chiedere la grazia. Sembra che il primo talamo fu progettato proprio dal fervente desiderio dei devoti di rendere tangibile la Vergine ritratta nell'affresco durante la lunga notte di veglia ad opera della Confraternita di nostra Signora del Rifugio con la realizzazione del primo affresco vivente sul presbiterio della Chiesa: una giovane donna rappresentava la Vergine e due bimbi che interpretavano il ruolo di angeli sullo sfondo di una grande raggiera
La manifestazione viene svolta la mattina del Martedì di Pasqua e nell'edizione notturna del ferragosto.