Descrizione
Il Fiadone dolce è una delle specialità molto apprezzate anche fuori regione per il suo sapore delicato.
Si tratta di una particolare lavorazione in cui si usa un formaggio fresco canestrato appena scolato e amalgamato con un impasto granuloso di uova e aromi. Il connubio tra la delicatezza della pasta che costituisce l’involucro esterno del dolce, e il sapore più deciso della farcitura interna fanno del fiadone un prodotto squisito.
Diffuso maggiormente nelle aree interne della regione Abruzzo, il fiadone dolce mostra delle differenze peculiari da zona a zona. A Gessopalena, in provincia di Chieti, ne esiste una particolare quanto squisita versione, ideale da servire a fine pasto.
Solitamente viene preparato le festività pasquali. Le sue origini risalgono ai tempi di Messisburgo, contemporaneo dell’Ariosto, e lo troviamo nello “scalco rinascimentale” della corte di Ferrara.
Arrivò in Abruzzo perché nell’antica ricetta indicata nello scalco è previsto lo zafferano, una pianta officinale già da allora affermata nell’aquilano.
Il nome fiadone deriverebbe, secondo la versione più accreditata (Panzini), da “flan” e proviene dal basso latino “flado” derivato dal germanico “fladen” che significa cosa gonfia. Fa parte dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT).
Ingredienti: 450 g di farina, 150 ml di latte, 150 ml di olio, 75 g di zucchero, 10-12 uova (secondo la grandezza) 2 bustine di lievito per dolci 8 g di burro 500 g di ricotta di pecora (o formaggi freschi canestrati) sale q.b., buccia grattugiata di limone.
Si inizia preparando l’impasto che fungerà da contenitore aggiungendo 5 uova ben battute alla farina, l’olio extravergine d’oliva, il latte, un pizzico di sale e 1 bustina di lievito lavorando il tutto finché l’impasto non risulterà liscio ed elastico. Una volta pronto, sistemare la palla ottenuta in una ciotola coperta e lasciarla lievitare in forno tiepido e spento per circa un’ora.
Quindi si procederà a lavorare l’impasto stendendolo fino a formare un cerchio di circa mezzo cm. di spessore. La sfoglia andrà sistemata in uno stampo per ciambella imburrata ed infarinata facendo in modo che arrivi fin oltre i bordi, foderando bene anche il perno centrale, avendo cura di spennellarla con 1 tuorlo battuto con un cucchiaio di latte.
Per il ripieno battete bene la ricotta con lo zucchero, aggiungete i tuorli uno per volta, la buccia di limone grattugiata, il lievito e gli albumi montati a neve fermissima, a piacere cannella e un pizzico di zafferano. Versatelo quindi nell’impasto distribuendolo con cura, ripiegate i lembi all’interno e cuocete in forno preriscaldato a 180° per circa 45 minuti.