Descrizione
Partirà il 3 giugno il cammino sui meravigliosi percorsi offerti dalla verdissima Valle Roveto, in marcia da Balsorano ad Avezzano.
Così profondo è il fascino della Valle Roveto che numerosi artisti come i danesi Peter Hansen, Johan Rhode, Gad F. Clement, Johannes Kragh, lo svedese Karl Isakson, il norvegese Oluf Wold-Torne, ne raccontarono la bellezza nel periodo più significativo del Grand Tour, rappresentato dalla presenza del pittore danese Kristian Zahrtmann.
"Il Cammino attraversa l’intera Valle Roveto, area di confine tra Abruzzo e Lazio, incassata tra alte montagne: a destra del Liri i Simbruini-Ernici, le cui cime raggiungono quote superiori ai 2.000 metri, ed a sinistra del fiume le propaggini montuose del Parco Nazionale d’Abruzzo e rievoca i luoghi simbolo della II Guerra mondiale e della Resistenza, nonché l’altruismo delle popolazioni locali che con grande spirito di sacrificio accolsero centinaia di prigionieri alleati. La Valle, una delle aree più affascinanti dell’Abruzzo, è caratterizzata dall’abbondanza delle acque e dalla presenza di maestose foreste, - faggio, querce, castagne, ulivi-. Nei folti boschi rovetani nel medioevo i monaci fondarono, in luoghi inaccessibili, eremi e chiese rurali ancora oggi esistenti. La Valle, un tempo terra di orsi e di briganti, ha costituito nel corso dei secoli il naturale luogo di passaggio di eserciti in guerra, della truppe romane durante le Guerre Sociali alle truppe tedesche ed alleate durante la II Guerra Mondiale, che trasformarono la Valle, per lunghi 8 mesi, in una dei tanti teatri di guerra del secondo conflitto mondiale. Il “Cammino” superata la Valle Roveto nelle gole del Liri a Pescocanale, raggiunge le montagne di Luco, l’antica Angizia dei Marsi, e poi la piana del Fucino, un tempo occupata dal 3^ lago d’Italia, prosciugato alla metà dell’800. L’itinerario di trekking termina ad Avezzano, moderna città, la quinta d’Abruzzo, interamente distrutta prima dal terremoto del 1915, solo una casa ancora oggi esistente rimase in piedi, e poi dalla bombe della II Guerra Mondiale."
Nel primo giorno si scoprirà l'imponente Castello di Balsorano, al quale si accede a piedi dal rigoglioso parco, con il pozzo al centro, abbellito da bifore e arcate ed elementi antichi di grande suggestione, attrezzato lungo la cinta murarie per passeggiate e come belvedere. Per la sua bellezza è stato spesso usato come location di film italiani. Vi sono state realizzate più di 30 pellicole. Al suo interno si trovano la sala d’armi e la sala centrale, ricca di arazzi cinquecenteschi e di affreschi con dipinti gli stemmi e i blasoni dei vari proprietari della famiglia Piccolomini. Si procederà quindi per San Vincenzo Valle Roveto, immerso in un paradiso naturale ricco di boschi, corsi d'acqua, distese di verde, estesi uliveti, luogo ideale per escursioni a piedi, in mountain bike o a cavallo e i borghi autentici di San Vincenzo Vecchio, San Giovanni Vecchio e Morrea.
Nel secondo giorno tappa a Civitella Roveto, borgo medievale con i caratteristici portali in pietra realizzati dai locali scalpellini, racchiuso da un massiccio sistema di mura fortificate per poi procedere verso il Parco La Sponga, situato a circa 1000 metri, dove si trovano cascate naturali e laghetti artificiali e il borgo di Canistro, noto per le terme, la sua acqua oligominerale e per i castagneti da cui proviene la castagna Roscetta della valle Roveto, meta ideale per tutti coloro che sono alla ricerca di un viaggio rilassante, fuori del trambusto metropolitano, a contatto con la natura.
Il terzo giorno visita al Parco Archeologico dei Cunicoli di Claudio dove si trovano i cunicoli e le gallerie di accesso all'emissario claudiano con i resti delle opere e delle attrezzature usate per il prosciugamento del Lago Fucino, per poi proseguire per Capistrello, situato quasi ai confini dell'Abruzzo, nella gola che interrompe il fianco sinistro della Valle del Liri e che si apre verso i Piani Palentini, è un pittoresco paesino di circa 5500 abitanti, posto a quota 734 metri s.l.m. Il paese sorge all'inizio della Valle Roveto e guarda dall'alto il corso del fiume Liri. L'artista svizzero Abraham Louis Ducros ne fece uno stupendo dipinto nel 1799, conservato presso il Musee Cantonal des Beaux-Arts di Losanna. Fu feudo dei Conti Berardi, il cui poderoso Palazzo è ancora visibile nella parte vecchia del paese. Tra pini e carpini neri, faggi e roverelle, aceri, cerri, orchidee spontanee salvia officinalis, fiordalisi si arriverà al valico del Monte Salviano nella Riserva Naturale Guidata omonima, i cui 12 sentieri percorribili offrono bellissimi panorami sulla Conca del Fucino e sul Monte Velino, con diversi livelli di difficoltà, adatti per principianti o escursionisti esperti. Tappa finale il Castello Orsini Colonna, monumento nazionale e simbolo di Avezzano che sorge in pieno centro cittadino, una delle strutture più significative del territorio regionale che ospita mostre di arte contemporanea nelle sale espositive dedicate ed è sede dell’omonimo museo-pinacoteca.