Descrizione
Il prodotto: la liquirizia di Atri è una radice dolce dalle innumerevoli proprietà e dai molteplici utilizzi.
Dove si produce: l' Abruzzo vanta una centenaria tradizione nella produzione della liquirizia ed è tra le regioni con la maggior produzione, dove la pianta viene lavorata fin dall'epoca romana, soprattutto ad Atri (Te) e dintorni.
Come gustarlo: la liquirizia oltre ad essere un prodotto da gustare in confetti, radici, caramelle, è diventato nel tempo un ingrediente ricercato in molti settori, dall’industria farmaceutica, dolciaria, cosmetica, a quella del tabacco. Da secoli il succo delle radici, di cui questo territorio è ricco, è utilizzato come rimedio e medicamento per molti disturbi e malattie in erboristeria e nell’industria farmaceutica per il suo elevato potere edulcorante, che è circa 50-100 volte superiore a quello del saccarosio. Senza mai dimenticare il semplice, antico piacere di rotelle, bastoncini, pesciolini, confetti ripieni, caramelle, insomma di tutte quelle multiformi delicatezze che fanno la felicità di tutti: grandi e piccini.
Curiosità: le sue virtù sono molteplici, la liquirizia ha infatti proprietà dissetanti, rinfrescanti, antiossidanti e antinfiammatorie, è un ottimo rimedio contro la tosse, il mal di gola e la pressione bassa.
Storia: già nel Medioevo i frati domenicani, tra i primi a diffondere l’uso della virtuosa radice in tutta Europa, estraevano il succo di liquirizia e primi documenti sulla storia della radice dolce in Abruzzo risalgono al 1433, dove esistevano già all’epoca toponimi che richiamavano la sua presenza, come ad esempio C.da Regolizie.
Grazie al terreno argilloso e all’ottima resa delle piante di liquirizia, le attività legate a questa pianta e al suo utilizzo hanno subìto una veloce ascesa tanto che l’Abruzzo nell’800 si affermava nel panorama dolciario italiano come una delle regioni più attive nella produzione di liquirizia.