Descrizione
Pupe, cavallucci, cuori riempiono la cucina per il periodo pasquale in Abruzzo.
Le pupe vengono donate alle bambine, i cavallucci ai maschietti nel giorno di Pasqua.
Rappresentavano un tempo anche una promessa di matrimonio per i futuri sposi durante il pranzo. Questa tradizione è attestata nella nostra regione sin dal 1800 ed è segnalata la consuetudine recente di scambiarsi cuori tra fidanzati in molti borghi della regione.
In alcune zone vengono preparate solitamente il sabato che precede la Domenica delle Palme, in altre il Giovedì Santo.
Ingredienti: 3 uova, 175 grammi di zucchero, 1 bicchiere d'olio, 1 bustina di lievito per dolci, buccia di limone grattugiata, un pizzico di cannella, 1 pizzico di vaniglia, farina q.b. Procedimento: amalgamare tutti gli ingredienti, aggiungendo la farina poco alla volta finché l'impasto non si presenti liscio e morbido. Una volta preparato l'impasto, si procede alle creazione delle forme sistemandole nelle teglie da forno. É d'uso in molte zone della regione di inserire un uovo nella pancia delle forme come simbolo di prosperità e fecondità.
Una volta infornate a fuoco moderato si procede con la preparazione del "chiatro" (Vocabolario abruzzese. Prefazione di C. De Titta - Bielli Domenico - 1930) battendo i soli albumi con succo di limone e zucchero abbondante finché ne risulti una crema che andrà poi spennellata sulle forme dopo la cottura e non appena tiepide.
Si decorano quindi secondo la propria creatività, di solito con mandorle e confettini colorati.(*)
In molte località della provincia di Chieti si utilizza la "pasta nera" utilizzata per la preparazione dei mostaccioli, a cui la presenza negli ingredienti di mandorle tostate e tritate finemente e qualche cucchiaio di cacao conferiscono il caratteristico colore scuro.
(*) ricetta di Maria Rosaria D'Orazio