Descrizione
"dal suo pennello sbocciavano i fiori dalle pallide tinte delicate, dalla sua penna scaturivano pagine elette e si avvivavano scene e fantasmi" (Corriere Abruzzese,1876-1928)
Nella sala consiliare del Comune di Giulianova si trova il piccolo ritratto della giovane contessa Alexandrovna Obreskov Acquaviva d’Aragona.
L'acquarello è una riproduzione di un suo ritratto realizzato dall'artista Vincenzo Morani che fa parte della collezione donata alla Pinacoteca casa-museo da Vincenzo Bindi, uno dei protagonisti del cenacolo de “La Montagnola” che accoglieva intellettuali ed artisti nell'Ottocento.
Durante le Giornate Europee del Patrimonio del settembre 2019, per i 190 anni dalla nascita del celebre violoncellista e compositore Gaetano Braga, un concerto al Kursaal, in prima assoluta ha riportato in vita melodie composte nel salotto culturale fondato da Alessandrina che rese Giulianova culla di letterati, musicisti, artisti provenienti da tutta Italia.
Alexandrovna Obreskov Acquaviva d’Aragona, scrittrice, pittrice e musicista nacque a Stoccarda il 27 aprile del 1828 dall’ambasciatore di Russia Alexandr e dalla contessa Natalia Sollohub, e trascorse parte della sua infanzia in Italia, tra Torino e Napoli, dove il nome le verrà italianizzato in Alessandrina, distinguendosi per la sue doti di pittrice e musicista. Nel 1851 Alessandrina andò in sposa a Carlo Acquaviva d’Aragona, conte di Castellana soggiornando spesso presso la residenza di famiglia detta “Montagnola” a Giulianova per poi risiedervi stabilmente.
Alessandrina rese Giulianova un vivacissimo centro intellettuale che ospitava artisti e personaggi come Vittorio Emanuele II, provenienti da ogni parte d'Italia. In estate vi si tenevano concerti cui partecipavano musicisti come Francesco Paolo Tosti e Gaetano Braga, i cui testi comprendevano composizioni in francese di Alessandrina.
Prose avvincenti, eleganti e raffinate erano composte da Alessandrina e condivise nel suo cenacolo. Tra il 1859 e il 1868 scrisse un diario in lingua francese parzialmente pubblicato con il titolo Pensées et Souvenirs, dove racconta dettagliati avvenimenti locali del centro teramano del 1860. Nel 1885 pubblicò il racconto Le mariage de Lady Constance la novella Le rêve de Gabrielle, nel 1889 pubblicò Le secret de Maroussia, che fu pubblicato in italiano appendice al periodico “Il Popolo romano” Le souvenir de la Princesse, pubblicato ;“Rivista Abruzzese di Scienze, Lettere ed ;Arti”. Su "Rivista minima", periodico giuliese, pubblicò altri brevi racconti.
Nel 2013 la Deputazione Abruzzese di Storia Patria, si è espressa in favore dell'intitolazione di una via cittadina ad Alexandrovna Obreskov.