Descrizione
Conosciuta da più di 2000 anni come patata di Avezzano, la varietà è tra le più pregiate d’Italia poiché coltivata nei terreni fertili della Valle del Fucino, ai piedi del Parco Nazionale d'Abruzzo, 16.000 ettari di terreno ricavato dalla bonifica del lago nel 1875 dal principe Alessandro Torlonia.
La piana del Fucino possiede elevata capacità idrica e suoli freschi, grazie alla risalita capillare della sottostante falda freatica. L’agricoltura è di tipo intensivo e l’irrigazione dei campi è possibile grazie ai canali di bonifica. La patata è un prodotto presente in tutte le aziende agricole fucensi che hanno ormai una consolidata esperienza e ha trovato negli altipiani interni d’Abruzzo, e in quello del Fucino in particolare, condizioni pedo-climatiche assai favorevoli.
Ha forma tondo-ovale e buccia irregolare e una tonalità prevalentemente chiara o rossa; la polpa ha una consistenza più o meno farinosa a seconda della varietà e un alto contenuto di fosforo e potassio.
Si produce ad Avezzano, Celano, Cerchio, Aielli, Pescina, San Benedetto dei Marsi, Ortucchio, Trasacco, Luco dei Marsi nel territorio della provincia de L’Aquila.
É ottima come contorno, bollita, fritta, come ingrediente per un pane soffice, per primi piatti tradizionali come gli gnocchi, minestre e dolci come le ciambelline di patate o i torcinelli.
La varietà "viola" è particolarmente apprezzata dagli chef stellati.