Descrizione
La pizza di Pasqua è un dolce dalla lunga quanto irrinunciabile preparazione diffusa in tutto l’Abruzzo.
Si tratta di una torta di forma cilindrica di colore dorato scuro, tradizionalmente legato al pranzo pasquale. Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT).
La ricetta proposta è conforme da più di 25 anni alle regole imposte dalla tradizione: infatti compare già in Gastronomia Teramana di Rino Faranda (Ed. Tercas, Teramo 1978).
A Campli, in provincia di Teramo, il sabato santo le donne e i fornai del Paese al lavoro per preparare questo dolce tipico. La Pizza di Pasqua o Spianata simboleggia, insieme alle uova sode che si portano in chiesa durante la Veglia per la benedizione, la fecondità e il rinnovamento dopo il lungo periodo di Quaresima. La mattina di Pasqua è tradizione consumare "la colazione benedetta", un rito collettivo praticato ancora oggi a base, proprio, di Pizza di Pasqua e uova sode.
L’impasto è a base di uova, latte, farina, lievito di massa, olio di oliva, zucchero e semi di anice con l’aggiunta di limone grattugiato, cedro candito, uva secca e cannella.
Si procede montando a neve gli albumi che vanno uniti ai tuorli sbattuti con lo zucchero. Quindi si aggiungono l’olio, la farina, il lievito e i semi di anice e si mette il composto a lievitare una prima volta per circa 24 ore.
Poi si aggiungono tutti gli altri ingredienti amalgamando bene e stendendo la massa su pirofile precedentemente unte e coperte con carta oleata, facendo attenzione a riempirle per un terzo della loro capienza per permettere all’impasto di lievitare una seconda volta per altre 24 ore. Trascorsi i tempi di lievitazione, si inforna la pizza per circa 60 minuti a 150°C.