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Quella porta rimasta chiusa: l'ultimo sogno di Pietro Cascella

Data:

02 febbraio 2021

Tempo di lettura:

4 min

Argomenti
  • Donne e uomini d'Abruzzo
ph Giuseppe Ballone from Milano, Italia, CC BY 2.0

Descrizione

"... Le sculture urlano in silenzio e ci raccontano il tempo. Lo scultore prende un frammento di poesia e lo fa diventare di pietra" (Pietro Cascella)

Ricorre oggi il centenario della nascita di Pietro Cascella, pittore, ceramista e grande protagonista della scultura internazionale del ’900. Pescara, la città che gli diede i natali, lo celebra con un'apertura straordinaria a ingresso gratuito del Museo dedicato alla dinastia artistica della famiglia Cascella ed un video documentario realizzato dalla storica dell’arte Francesca Triozzi. Il Museo Civico Basilio Cascella è ospitato all’interno dello stabilimento cromo-litografico costruito nel 1895 a Pescara dove il capostipite della grande famiglia di artisti iniziò la sua poliedrica produzione di stili e generi, dalla pittura alla scultura, dalla ceramica alla fotografia, dalla litografia all'editoria. Luogo d'incontro di artisti e intellettuali come Pirandello o d'Annunzio venne donato al comune di Pescara dagli eredi Cascella nell’anno 1966 e trasformato in museo civico nel 1975. Il Museo ospita oggi circa 600 opere di pittura, scultura, ceramica e grafica. Alla commemorazione saranno presenti il figlio di Pietro, Tommaso e la nipote Prisca Montani. 

Si potrà accedere gratuitamente al museo dalle 10 alle 13.

Pietro Cascella, erede artistico del nonno Basilio e del padre Tommaso e degli zii Michele e Gioacchino, insieme al fratello maggiore Andrea rappresenta la terza generazione della dinastia artistica dei Cascella, oggi giunta alla quinta, con il nipote Matteo Basilè (1974). La sua storia artistica inizia nello stabilimento litografico divenuto laboratorio d'arte e di cultura letteraria. A 17 anni si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Roma e poco più che ventenne partecipa, nel 1943, alla IV edizione della Quadriennale. Nel 1948 è invitato alla  Biennale di Venezia. Lavora nella fornace di Valle dell’Inferno a Roma nella realizzazione di opere in ceramica di tutti i tagli. Nella Capitale frequentò “L’Osteria Fratelli Menghi”, storica osteria di Roma luogo di incontro per pittori, attori, musicisti e scrittori principalmente tra gli anni ’40 e ’70. Con la prima moglie, la mosaicista  Anna Maria Cesarini Sforza ed il fratello Andrea collabora alla realizzazione, negli anni ’50,  dei prestigiosi mosaici che adornano la sala del “Cinema America” di Roma. Incantato dall'artista cileno Sebastian Matta che lo inizia al surrealismo,  ha inizio la sua avventura nella scultura del marmo, del travertino e della pietra.

Nel ‘57 vince il concorso per il “Monumento di Auschwitz”, nel campo polacco di Auschwitz-Birkenau, una delle sue opere pubbliche più importanti  che vide la luce nel 1967. Numerose le mostre personali nei musei più prestigiosi del mondo.  Del 1971 è l'Arco della Pace di Tel Aviv e l'Omaggio all'Europa di Strasburgo, del 1974 il Monumento a Mazzini a Milano e del 1979 Bella Ciao.

Titolo del Paragrafo
Quella porta rimasta chiusa: l'ultimo sogno di Pietro Cascella
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Nave Cascella
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ph Giuseppe Ballone from Milano, Italia, CC BY 2.0
Descrizione Paragrafo

Tra le opere monumentali degli anni ‘80 vi sono “Cento Anni di lavoro allo stabilimento Barilla” a Parma, il monumento a “Due Carabinieri caduti” a Monteroni d’Arbia,  la “Porta della Sapienza" a Pisa, la piazza di Milano Tre, il  Mausoleo  “ La  Volta Celeste" nella  Villa San Martino di  Arcore, commissionata da Silvio Berlusconi.

Di quegli anni è la scultura "L'Approdo", conosciuta come "Nave di Cascella", in marmo di Carrara per il lungomare della città di Pescara, una galea che guarda la città. La fontana fu inaugurata il 4 luglio 1987 nell'allora Piazza Primo Maggio, ora Largo Mediterraneo sul lungomare di Pescara. Fu costruita nel 1986 ed esposta in Piazza Santa Croce a Firenze per alcuni mesi. Il soggetto allude all'anima marinara della città e richiama alla mente i forzati del Bagno Borbonico utilizzati come rematori sulle navi fino al 1859. Il bozzetto, realizzato in travertino, è esposto all'interno del palazzo sede del Comune di Pescara. La Nave di Cascella e tutto il circostante largo Mediterraneo sono sito di interesse culturale tutelate dalla Soprintendenza ai Beni artistici e del Paesaggio dal 2016. 

Numerose le sue opere in Abruzzo come la  "Porta dei Vestini" del 2001 all'Ingresso del palazzo vescovile di Penne, Il monumento ai caduti di Tutte le Guerre in piazza Garibaldi a Pescara, il Monumento ai Caduti di Marcinelle a Manoppello, il Monumento a tutti i giorni (omaggio a Vino e pane di Ignazio Silone) a Pescina, il Monumento ai Patrioti Abruzzesi del Risorgimento in piazza Unione a Pescara,  il Gruppo di sculture umane e bassorilievo della Madonna col Bambino nella chiesa parrocchiale di San Franco a Francavilla al Mare, il monumento a Emilio Alessandrini e l'altare, la colonna absidale, il cero pasquale e l'acquasantiera della Chiesa di San Pietro Apostolo a Pescara.

Negli anni ’90 realizza l'Agorà all’Università di Chieti, il "Monumento della Via Emilia" a Parma,  il  "Teatro  della Germinazione"  nel  Parco  Nazionale  d’Abruzzo. Nel 1999 realizza la fontana della città di Chiavari e la fontana per l’azienda toscana Baraclit nel Casentino. Il 20 aprile 2006 fu insignito della Medaglia d’Oro ai Benemeriti della Cultura e dell’Arte. 

Il 20 aprile del 2006, Pietro Cascella fu insignito della Medaglia d’Oro ai Benemeriti della Cultura e dell’Arte.

Il suo ultimo progetto, rimasto incompiuto, fu elaborato quando Pietro, ultraottantenne, tornò a cullare nel cuore l'amore mai sopito per Pescara: "La porta della città" , un'opera monumentale in marmo di Carrara e travertino che avrebbe raccontato l'anima della sua culla natale, ma il destino lo fermò a Pietrasanta, il 18 maggio del 2008. Le spoglie del maestro riposano al Cimitero di san Silvestro a Pescara nella tomba di famiglia da lui stesso realizzata.

Etichetta

  • Arte
  • Museo
Ultimo aggiornamento

17/05/2024, 11:51

Pubblicato da Laura Toppeta