Descrizione
E' per domani sera l'appuntamento da non perdere con uno dei più begli esempi di architettura duecentesca abruzzese.
Venerdì 18 settembre, ore 21.15 su Italia 1, nella puntata di Freedom – Oltre il confine, Roberto Giacobbo mosterà al pubblico italiano lo splendore della Chiesa di Santa Maria ad Cryptas, a Fossa (Aq), di recente restituita, dopo i restauri, alla sua secolare bellezza.
Oggetto della ricerca, ai confini tra storia e mistero, possibili indizi sull'autenticità della Sacra Sindone ed una più ampia ricerca dello studio sulla presenza templare in Abruzzo. A Santa Maria ad Cryptas si ritrovano infatti tracce templari nella rappresentazione di Gesù, simile alla Sacra Sindone che, probabilmente, apparteneva all'Ordine e nella raffigurazione di San Giorgio e San Martino, vestiti con abiti dell'Ordine.
I Cavalieri Templari erano un Ordine Religioso Cavalleresco della Chiesa Cattolica dei secoli XII-XIV, c.d. "Ordine dei Poveri soldati di Cristo e del Tempio di Salomone", fondato nel 1118 dall’aristocratico Hugo di Payns che possedeva numerosi feudi in Abruzzo, al termine della prima Crociata, con il compito di difendere dagli infedeli i pellegrini che viaggiavano verso Gerusalemme. I Templari erano riconoscibili dai mantelli bianchi con una croce rossa, osservavano regole rigide di comportamento, si cibavano di pesce, verdure e legumi, coltivati nei loro feudi e godevano di grande autorità finchè Filippo Il Bello, forse spaventato dal loro crescente potere, li fece inquisire e condannare a morte a migliaia fino alla soppressione dell'Ordine. Sono infinite le leggende che hanno per oggetto i Cavalieri Templari , le più diffuse li indicano come custodi del Sacro Graal e protettori dell'Arca dell'Alleanza. Anche in Abruzzo comparvero i monaci-soldati, stabilendosi in punti strategici della regione: tratturi, vie consolari e valichi, edificando grandi aree di accoglienza per i pellegrini.
La chiesa di Santa Maria ad Cryptas si trova, come molte altre chiese abruzzesi, in un luogo isolato, a circa un chilometro dal paese di Fossa e a qualche chilometro dall'abbazia di Santo Spirito ad Ocre, di cui fu dipendenza per un certo periodo. Essa rappresenta uno dei più begli esempi di architettura duecentesca. Le sue origini però sono più antiche. Alcuni studiosi hanno sostenuto che essa nacque come un tempio nel IX o nel X secolo d.C. secondo i canoni dell'architettura romano-bizantina e, su questa struttura, circa quattro secoli dopo, venne eretto l'edificio religioso secondo lo stile gotico-cistercense, ad opera di maestranze benedettine. Il tempio fu rinnovato e restaurato nel corso dei secoli successivi, eppure oggi si presenta secondo i caratteri del XIII secolo.La muratura esterna si compone di file di pietre quadrate, tra le quali sono presenti resti ed elementi provenienti dagli edifici della antica città romana di Aveja, sul cui sito sorge l'attuale Fossa. Il portale nasce da una sintesi tra il gotico e le forme tradizionali dell'arte abruzzese. E' costituito da due pilastri a fascio culminanti in capitelli decorati a piccolo rilievo con rosoncini, fiori e palme. Due leoni sono adagiati sui capitelli La chiesa è ad una sola navata di forma rettangolare
Come uno scrigno di pietra, Santa Maria ad Cryptas custodisce all’interno un tripudio di affreschi che appartengono al filone di cicli pittorici del Duecento abruzzese (che comprende quello dell'oratorio di San Pellegrino a Bominaco, quello di San Tommaso a Caramanico e parte dei dipinti di Santa Maria di Ronzano a Castel Castagna.