Descrizione
Nella parabola del vignaiolo, è citato il Salmo 118: “La pietra rifiutata dai costruttori è diventata la pietra principale. Questo è opera del Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi!” .
Per pietra angolare, pietra d'angolo o testata d'angolo si intende la prima pietra utilizzata nella costruzione di un edificio. È la pietra più importante ed è, idealmente, quella che sorregge tutta la costruzione così come la memoria degli uomini e delle donne oppressi e decimati dalla guerra diviene ispirazione per l'architettura della storia umana, per la costruzione del futuro.
Le pietre inutili al pari delle esistenze considerate "cose" di cui disfarsi, divengono parte di un mosaico chiamato vita, rappresentandone l'anima più autentica. Sono nate così nel 1992, le pietre d'inciampo, deposte perché qualcuno, passando di lì, riaccenda la memoria di un uomo o di una donna, di un nome, di una storia.
"Ecco, io metto in Sion un sasso d'inciampo e una pietra di scandalo; ma chi crede in lui non sarà deluso" (Epistola ai Romani di Paolo di Tarso 9,33)..
É ad opera dell'artista tedesco Gunter Demnig il progetto delle pietre d'inciampo (Stolpersteine) per creare nel tessuto urbanistico e sociale delle città europee, una memoria dei cittadini deportati, incorporando, nel selciato stradale, dei blocchi in pietra ricoperti da una piccola targa d'ottone, davanti alla porta della casa in cui abitarono o furono fatti prigionieri, sulla quale sono incisi il nome, l'anno di nascita, la data, l'eventuale luogo di deportazione e la data di morte. Dal 1992 in Europa sono state installate più di 70.000 pietre.
La prima pietra d'inciampo in Abruzzo è stata collocata a L'Aquila il 12 gennaio 2012. La città oggi ne accoglie tre dedicate a Giulio Della Pergola arrestato nel 1944 negozio che gestiva in piazza del Duomo e deportato ad Auschwitz dove trovò la morte, Annina Santomarrone e suo fratello Luigi arrestati per aver dato ospitalità a un militare inglese e deportati e uccisi a Dachau. (Roio Piano)
A “Casoli città della Memoria”, memoriale monumentale di rilevanza europea, parte del più grande monumento diffuso della memoria sono 7 le pietre di inciampo depositate nella Piazza della Memoria, dedicata agli internati nell'ex campo fascista di Casoli (CH), visitata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 25 aprile 2018, per ricordare 7 persone internate a Casoli (5 delle quali morte ad Auschwitz, una alla Risiera di San Sabba e una sola sopravvissuta a Bergen-Belsen):
A Castel Frentano (CH) sono installate 5 pietre d'inciampo, in memoria di Salo e Giacomo Nagler, Adele Fitzer, Betty Abrahamson, Arturo Fuerst deportati e morti ad Auschwitz, 2 a Pianella in memoria dei coniugi Siegmund Sternfeld e Rosa Streimeier che si si suicidarono prima di essere deportarli nei campi di concentramento, 3 a Giulianova per ricordare il sacrificio dei giuliesi Vincenzo Alleva, Flaviano Poltrone, Luigi Stacchiotti, i primi due uccisi per mano nazista durante la Seconda Guerra mondiale, una a Teramo una in memoria di Alberto Pepe, morto nel campo di concentramento di Unterlüss nel 1945, 4 a Lanciano in memoria di Marco, Samuel, Tito Grauer e Rosa Grauer Jordan morti nel campo di concentramento di Auschwitz, una a Chieti in memoria di Aldo Oberdofer, professore nell'Istituto Tecnico di Chieti, morto nel campo di internamento di Lanciano (CH).