I Francescani si stabilirono a Città S. Angelo con la ricostruzione della città, iniziata nel 1240, dopo che essa era stata completamente distrutta per ordine di Federico II.
Molto probabilmente i frati, dopo aver occupato un complesso dei padri Basiliani, lo ricostruirono ampliandolo tra la fine del Duecento e l'inizio del Trecento. La chiesa all'esterno conserva intatta la struttura originaria. All’interno il pavimento a mosaico ottocentesco e la tela raffigurante la Madonna del Rosario e San Domenico, opera del pittore angolano Paolo De Cecco.
Sono ancora visibili tracce delle monofore trilobate mentre in una lunetta a sesto acuto lungo il fianco destro sono conservati degli affreschi trecenteschi. Anziché in facciata il portale maggiore si apre sul fianco sinistro, come negli esempi francescani di Teramo e Sulmona, denominato “Portale delle Meraviglie”, attribuito a Raimondo di Poggio o alla sua cerchia, scultore attivo agli inizi del Trecento anche ad Atri. La torre campanaria, a pianta quadrata, è di epoca quattrocentesca.
Il convento, oggi sede del Municipio, conserva la struttura originaria che si sviluppa intorno a due chiostri.
L.T. 13-04-2021
immagine di Luca Aless, CC BY-SA 3.0