Panoramica
Si estendono per circa 30 kmq di superficie nel tratto meridionale della provincia aquilana (e parte di quella di Chieti) che guarda all’Alto Sangro, ad una quota variabile tra 1200 e 1500 metri di altitudine.
Compreso nei territori dei comuni di Campo di Giove, Palena, Pescocostanzo, Rivisondoli, Rocca Pia e Roccaraso e circoscritto a nord-est dalla parte finale del massiccio della Maiella, a sud dai Monti Pizzi e ad ovest dai Monti Marsicani, il comprensorio è composto in ordine di grandezza dall’Altopiano delle Cinque Miglia, del Quarto Grande, del Quarto Santa Chiara, dell’Aremogna ed altri più piccoli ma non di minore importanza come l’altopiano del Prato ai piedi dell’abitato di Rivisondoli, il Primo Campo nei pressi di Pescocostanzo, per chiudere con gli altopiani del Quarto del Barone, del Quarto del Molino e La Riseca, naturali proseguimenti del Quarto Santa Chiara.
Raggiungibili in auto o bus dall’autostrada A25 Roma-Pescara, con uscita a Sulmona, oppure dal casello di Caianiello sulla A1 per chi proviene da Napoli, ma anche utilizzando la fondovalle Sangro (attualmente presenta alcune interruzioni dovute a cantieri in corso) per il traffico in arrivo da sud lungo la costa adriatica, procedendo in tutti i casi lungo la statale 17 fino a destinazione, gli Altopiani Maggiori d’Abruzzo sono attraversati anche dai binari della storica Ferrovia dei Parchi, la linea Sulmona-Carpinone-Isernia già conosciuta con l’evocativo nome di Transiberiana d’Italia percorsa durante tutto l’anno da treni turistici composti da carrozze d’epoca di inizio Novecento.
Immersi in scenari naturalistici di ineguagliabile bellezza, dai finestrini del treno non è difficile scorgere mandrie di bovini al pascolo, cavalli al galoppo oppure rapaci volteggiare sulle alture circostanti; uno spettacolo che rimanda a tutta la wilderness della terra d’Abruzzo che nelle infinte aperture di questi spazi trova la sua massima espressione.
Entrando nel dettaglio dei singoli distretti, oltre ad essere storicamente il più noto, l’Altopiano delle Cinque Miglia è il più esteso di tutti con i suoi quasi 9 km di lunghezza (da qui il nome corrispondente alla vecchia unità di misura) e 1 km di larghezza compresi a circa 1300 metri di quota nel territorio dei comuni di Rocca Pia, Rivisondoli e Roccaraso, tra il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e quello della Maiella. È attraversato dall’antica via degli Abruzzi (l’odierna Statale 17), fondamentale arteria di transito che collegava le principali città del nord con il meridione d’Italia, percorsa nel tempo da soldati, mercanti, santi, poeti e dal re Vittorio Emanuele II nel suo viaggio verso Teano per l’incontro con Garibaldi. Nel periodo invernale può raggiungere temperature rigidissime, anche fino a 30 gradi sottozero.
A sud-est si collega con l’Altopiano del Quarto Grande che ha come centro di riferimento il borgo storico di Pescocostanzo. Deve il suo nome alle ampie dimensioni che raggiungono i circa 7 km di lunghezza circoscritti tra i monti Rotella e Pizzalto, comprendendo a nord anche il territorio di Cansano. Lungo le terre dell’altopiano si trova l’eremo di San Michele Arcangelo, struttura originaria del XII secolo e restaurata nel XVI, utilizzata in passato come ricovero dei pastori durante la transumanza, pratica riconosciuta nel 2019 dall’UNESCO patrimonio culturale immateriale dell’umanità.
Stretto ad ovest dalle alture del già citato Pizzalto e ad est dal monte Porrara l’Altopiano del Quarto Santa Chiara si estende nella parte occidentale della provincia di Chieti per circa 6 km di lunghezza, collegando il territorio di Campo di Giove al precedente altopiano. Di origine tettonico-carsica è pervaso dal fosso La Vera e da alcuni ruscelli superficiali la cui azione, nel tempo, ha portato alla formazione di un vero e proprio inghiottitoio chiamato Capo La Vera dal quale le acque, filtrando nel terreno e risgorgando al di là della montagna in località Capo di Fiume, danno origine alle sorgenti del fiume Aventino. Durante la stagione invernale, anche a causa delle abbondanti precipitazioni nevose, l’inghiottitoio non riesce a drenare tutta l’acqua del bacino formando così un originale lago effimero che spesso risulta visibile fino a primavera inoltrata, caratterizzando l’immagine e l’avifauna della zona. Tra le altre particolarità, gli spazi infiniti del pianoro ospitano la stazione di Palena lungo i binari della Ferrovia dei Parchi, che alla successiva stazione unificata di Rivisondoli-Pescocostanzo raggiunge i 1268,82 metri di quota risultando la più alta della rete dopo quella del Brennero. I territori dell’altopiano rientrano anche nella riserva statale omonima, istituita nel 1982 ed ora interamente compresa all’interno del perimetro del Parco nazionale della Maiella.
Tornando all’areale delle Cinque Miglia, il confine sud-ovest è collegato con l’Altopiano dell’Aremogna, compreso interamente nel territorio del comune di Roccaraso ad un’altitudine media di circa 1400 metri. Sovrastato dalla catena del monte Greco accoglie piste per il fondo ed itinerari di sci alpinismo-escursionismo collegati a breve distanza al comprensorio dell’Alto Sangro, il più grande dell’Italia centro-meridionale, con i moderni impianti di Roccaraso-Rivisondoli al servizio di centinaia di chilometri di piste immerse in paesaggi da fiaba, da vivere tutto l’anno all’insegna della vacanza attiva.