Panoramica
Se “l’altezza è metà bellezza”, come si usa dire, Basciano impreziosisce la provincia di Teramo protendendosi sul Gran Sasso d’Italia come un balcone tra i più suggestivi della regione.
E anche se i suoi metri di altitudine sono “solo” circa 400, il borgo si dà da fare per sembrare più alto. Provate per credere e arrampicatevi verso il paese posto su uno sperone, da cui la vista spazia sulle splendide valli del Vomano e del Maone con le sagome che appaiono in lontananza, come un miraggio, del Monte Camicia, del Prena, del Brancastello, di Pizzo Intermesoli, del Corvo e del Gorzano fino al Pizzo di Moscio e ai Monti Gemelli.
Vi sentirete proiettati in cielo come se foste sull’Everest.
I resti delle mura e del castello che potete vedere nella vostra passeggiata di scoperta testimoniano che Basciano nel Medioevo era un borgo fortificato come del resto quasi tutti gli abitati posti sulla sommità di colline.
Visitate la parrocchiale di San Flaviano, di cui si hanno notizie fin dal 1073, e che appare nel suo stile – un rifacimento cinquecentesco - con una data, 1592, sul portale. Ha una facciata in laterizio a coronamento rettilineo, sormontata da tre pinnacoli piramidali sostenuti da mensole, che si ripetono sul campanile a vela.
Se siete appassionati di musica sacra e di organi antichi, all’interno ne trovate uno del tardo Settecento.
Spostatevi ora nella chiesa romanica di Santa Maria (ad Portum Longum), risalente probabilmente al XIV secolo, con un bel soffitto rivestito di mattonelle maiolicate e un prezioso altare ligneo del 1600, in stile barocco.
Un altro stile che trovate nel borgo, questa volta gastronomico, è quello del “Prosciutto crudo di Basciano”, eccellenza del territorio cui non si può dire di no. Ricavato dalla coscia di suino maturo, viene preparato secondo le regole della tradizione, stagionato accuratamente in condizioni ambientali favorevoli e asciugato dall’aria proveniente dal Gran Sasso. La sua carne, scelta fra quelle dei migliori suini, è di colore rosso vivo e al palato risulta leggermente salata e molto gustosa. Inutile dirvi che il prosciutto di Basciano deve essere consumato al naturale e in fette sottili affinché non perdiate la paradisiaca sensazione della carne che si scioglie lentamente in bocca.
E se siete amanti del buon vino avventuratevi in un itinerario alla scoperta del Montonico, le petit champagne d'Abruzzo, oggi presidio Slow Food, un vitigno molto vigoroso che grazie alle sue innate doti di adattamento ha trovato nelle zone di alta collina del teramano la sua giusta identità, dalle cui uve nasce un vino frizzantino, di color paglierino con tenui riflessi verdastri, dal gusto morbido, fresco e vivace, da apprezzare accompagnato alle prelibatezze della tradizione culinaria locale. L’itinerario, che parte da Teramo, tocca i comuni di Basciano, Bisenti, Castiglione Messer Raimondo, Montefino, Cellino Attanasio, Cermignano e Penna Sant’Andrea.
E se siete in zona nel mese di agosto, non perdete la Sagra del prosciutto, dove trovate il manicaretto stagionato e marchiato dai salumieri del posto, accompagnato da melone e da altri prodotti locali.
Un’occasione per divertirvi gustando al ritmo della musica locale un prodotto d’eccellenza, comodamente servito ai tavoli in stand coperti. Vi sentirete parte delle tradizioni locali.