Panoramica
Avete mai visto case costruite con la terra? Visitate Casalincontrada, in provincia di Chieti, e sarete soddisfatti.
Il paese, a circa 10 chilometri dal capoluogo teatino è adagiato su uno sperone tra i fiumi Pescara e Alento, tra valloni, calanchi, fossi, oasi di bosco, appezzamenti di ulivi, vigneti, alberi da frutta e colline.
Uno scenario naturale d’altri tempi, dove i contadini, così come in altre parti della regione, costruirono nei secoli scorsi le loro case con i materiali che la natura offriva, in prevalenza argilla delle colline, paglia dei pascoli, acqua delle sorgenti.
Umili abitazioni, “tornate di moda” perché totalmente “green” e rispettose dell’ambiente, oggi tutelate dal Centro di documentazione permanente sulle Case di terra cruda (visitabile su appuntamento) con sede nel borgo, che favorisce la riscoperta della terra: un materiale con proprietà interessanti per l’edilizia eco-compatibile (ottimo per l’isolamento termico e acustico, resistente ai terremoti, completamente riciclabile).
Potete organizzare una visita ad alcune di queste costruzioni impastate solo con acqua, creta o argilla e paglia, contattando il Comune di Casalincontrada, co-fondatore dell’Associazione internazionale Città della Terra Cruda ed entrare in una casa laboratorio, in cui si insegnano le varie tecniche della terra cruda, e nella casa di Teresa, dal nome della signora che l’ha abitata in precedenza, ora di proprietà comunale.
Come vedete, le porte e le finestre si presentano piccole e spesso colorate con il verderame, al piano terra si trova la cucina con un grande camino e al piano superiore le camere da letto.
Se volete sapere di più sull’argomento, potete partecipare all’evento annuale “Festa della terra”, che si svolge in paese solitamente a settembre, con esperti di architettura, insegnanti, progettisti e appassionati della materia.
I
n centro visitate la chiesa di Santo Stefano Protomartire, dal tipico fascino barocco, e la cappella di Santa Maria delle Grazie, cinquecentesca, con un bel portale sormontato da un timpano triangolare.
Osservate anche l’arco d’ingresso (già “Porta da Capo”) a sesto acuto, interamente in mattoni, risalente al XIV secolo, mentre nel rione di San Domenico potete ammirare una cisterna del Cinquecento e, a ridosso della chiesa parrocchiale, ciò che rimane di una neviera, del XVIII secolo, destinata al deposito di neve e di ghiaccio.
A pranzo dateci sotto con i tradizionali arrosticini, con il baccalà con i peperoni e con i fiadoni dolci, tipici del territorio.
E se siete fortunati, potete imbattervi anche in qualche corteo bandistico, che si allena in vista di competizioni: Casalincontrada, è infatti noto in Italia anche come “il paese della musica”, per la sua consolidata tradizione bandistica (che risale al 1841) e orchestrale (dal 1961).
Cos’altro vedere:
- La Casa baronale Caracciolo-Del Giudice-De Felici
- La chiesa di San Domenico
- La casa natale di Cesare de Lollis