Panoramica
Il castello di Roccacasale, alle pendici del Monte Morrone, domina dalla sua posizione la strada che collega Popoli a Sulmona. Il complesso è costituito da un recinto ad andamento triangolare al cui vertice nord campeggia la torre-puntone, posta a protezione degli attacchi dall'alto. Il castello può essere accostato, per le sue caratteristiche, ai recinti fortificati situati a controllo della Piana di Navelli (Fossa, Barisciano e San Pio delle Camere), ma pur rientrando perfettamente nella tipologia del castello-recinto, esso presenta degli aspetti particolari. Infatti, lungo il lato a valle, che si affaccia sul borgo, si vedono chiaramente i resti di un poderoso palazzo baronale che testimoniano l'uso residenziale che assunse nei secoli la struttura, oltre a quello difensivo; altre tracce di costruzioni e di ambienti vari (cisterne, fondamenta, etc.) si individuano all'interno del recinto. Nel corso degli anni novanta (1994-1996) il complesso è stato sottoposto a restauri conservativi volti all'arresto del degrado strutturale e al recupero architettonico e funzionale della zona più a valle del fabbricato.
La leggenda narra che fu edificato nel 925 d.C. per volontà del Conte di Spoleto per tentare di sbarrare agli Arabi la strada della Valle del Sangro e del Piano delle Cinquemiglia. Successivamente, tra il Medioevo ed il Rinascimento, le vicende del castello si legarono prima alle sorti dei Cantelmo, poi, a partire dalla fine del XVI secolo, ai Baroni De Sanctis che ne mantennero il dominio fino al 1803, anno in cui il castello fu attaccato e distrutto in seguito all'invasione napoleonica. Il castello è stato restaurato curandone sia la via pedonale d'accesso che i resti, oltre alla realizzazione di una struttura che dal 2004 ospita il Museo della Documentazione e delle Tradizioni Popolari. Da visitare nei dintorni il borgo di Roccacasale, il Colle delle Fate, la Chiesa di San Michele Arcangelo.