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Destinazione

Cellino Attanasio

“Petit beauté” della provincia di Teramo

Data:
Tempo di lettura:

3 min

Argomenti
  • Comuni d’Abruzzo
Cellino Attanasio foto di Guido Castelli CC BY-SA 4.0

Panoramica

Descrizione lunga

Tra pendenze e tortuosità, vi portiamo in un angolo della provincia di Teramo attraverso la statale 81, Picena Aprutina, che scorre parallela alla costa, a circa 20 chilometri di distanza: Cellino Attanasio
Raggiungete il borgo, alto su un colle a 443 metri d’altezza, con una deviazione di circa un chilometro e mezzo, rimanendo sorpresi per la delicatezza e la varietà del paesaggio, un fazzoletto di terra tra i fiumi Vomano e Piomba, ricco di sorgenti di acqua dolce con antichi fontanili sulle vecchie vie d’accesso e pendii argillosi chiamati Calanchi.

Godetevi il panorama che in un colpo d’occhio vi proietta tra mare e monti regalandovi, nascosti dal folto della vegetazione, scorci di antiche vestigia, a ricordo dei numerosi castelli di età medievale, che dominarono il circondario in seguito feudo fortificato degli Acquaviva, che lo tennero per cinque secoli.
Alle vostre spalle si eleva, elegante, il campanile cuspidato che vi racconta la storia della chiesa di Santa Maria la Nova, di cui non potete perdere la visita. Notate il rosone della facciata, e il ricco portale che risale al 1424 con le statuette dell’Annunciata e dell’Arcangelo Gabriele; all’interno, un prezioso altare barocco in legno e la colonna per il cero pasquale, datato 1383, stuzzicano di certo la vostra attenzione.

In luglio vi si svolge la tradizionale sagra dei "Cingoli cellinesi al sugo di papera” che ha origini antichissime. La pietanza era considerata dai Frati Francescani residenti a Cellino Attanasio (nell’antico convento che ospitò San Francesco d’Assisi) il piatto del giorno di festa.

Sono un tipo di pasta lungo circa 30 cm e spesso 3 millimetri, conditi con un delizioso e delicato sugo di papera da gustare nel nel suggestivo Belvedere, all’interno della cinta muraria di Cellino, durante la la tradizionale sagra dedicata a questo squisito piatto tradizionale. Nei giorni di sagra oltre al tradizionale piatto di cingoli, è possibile degustare altre bontà della cucina cellinese. Le serate inoltre, sono allietate con musica dal vivo e mercatini di artigianato locale.

Tra i piatti locali, non dimenticate la “farchiata”, un misto di farina di granturco e di legumi, gustata con peperoni secchi fritti, la pizza cotta sotto al coppo abbinata con il cavolo verza e con le sarde fritte, le tagliatelle o “mpaiatelle”, preparate con uova e farina e condite con sugo di pollo o di papera, e che un tempo venivano consumate in occasione della trebbiatura del grano.  
Riservate uno spazio per i mondi del formaggio, fra pecorino, ricotta, giuncata e quagliata, e degli insaccati, tra salami, lonze e prosciutti stagionati.

Il tutto lo bagnate con i vini del territorio, biglietto da visita della regione, il Montepulciano e il Trebbiano, ma non mancano il Moscato, lo Chardonnay e la Passerina
Prestate attenzione anche al “Montonico”, un vino derivante dall’omonimo vitigno tipico delle zone di Bisenti, Cermignano e parti del Comune di Cellino Attanasio. Pensate che durante l’invasione del 1798-99, i francesi trovarono il prodotto così aromatico e profumato da chiamarlo “le petit champagne” e ne richiesero un abbondante approvvigionamento per i vari distaccamenti in Abruzzo. 
Alzate il calice colmo di questa delizia con le bollicine, particolarmente adatta per la spumantizzazione, e brindate al paese del Teramano, che vi ha regalato una giornata davvero speciale.
 

Etichetta

  • Borghi
  • Comuni
  • Vini

Posizione della Destinazione

Geolocalizzazione

42.586941158586, 13.86120557785

Ultimo aggiornamento

16/07/2024, 10:27

Pubblicato da AbruzzoTurismo