Panoramica
Tra i luoghi di pace in cui benessere, silenzio e relax vanno a braccetto, Cermignano in provincia di Teramo, si guadagna i primi posti d’onore.
Siete a oltre 500 metri d’altitudine su un cocuzzolo in cui, come nelle migliori rappresentazioni artistiche figurative, si erge con il suo campanile una chiesa barocca, la Parrocchiale, che custodisce nel transetto alcune belle tele sei-settecentesche.
Guardare questa scena è già motivo di rilassamento, fisico e spirituale.
Splende tra gli antichi caseggiati, Palazzo Tartagliozzi, uno dei più imponenti del centro storico, con un altro elegante edificio, Palazzo De Sterlich, la residenza principale del barone di Scorrano Sigismondo De Sterlich, signore del territorio.
Al termine del borgo, che sorge sullo spartiacque tra le valli del Vomano e del Piomba, è un altro monumento religioso, Sant’Eustachio, con altari lignei raffinati, risalenti al Trecento.
Tutti da ammirare.
La particolarità, che rende speciale il circondario, però, la trovate nella frazione di Montegualtieri, a circa 3 chilometri da Cermignano, sotto forma di una torre dalla curiosa forma triangolare, anch’essa svettante su un cocuzzolo a dominio del minuscolo centro abitato nella Valle del Vomano: appartenuta ai nobili De Sterlich a partire dal XVI secolo, è alta circa 18 metri e faceva parte di un sistema di fortificazioni per il controllo del territorio.
È raro trovarne di simili nella regione.
Ammirate la sua semplice struttura, rastremata da beccatelli e merli e munita di accesso unico, da nord, raggiungibile solo da una scala esterna. L’interno, dotato di feritoie e piccole finestre, è vuoto, con una scala in legno che consente l’accesso alla parte superiore.
Nelle vicinanze del borgo, sono affiorate ricche testimonianze del periodo italico con un insediamento rustico risalente al I secolo d.C., tre stele e i resti di un tempio romano.
A dimostrazione del fatto che anche gli antichi desideravano vivere in posti ameni e tranquilli come questo.
A pranzo, non avete che l’imbarazzo della scelta, fra i piatti sultani della provincia, come i maccheroni alla chitarra, che si prestano a qualsiasi tipo di condimento, anche se tra i più utilizzati in Abruzzo sono il classico sugo alle pallottine di carne, alle tre carni, con pomodoro e basilico, oppure con funghi e tartufi e persino ai frutti di mare.
È considerato il primo piatto abruzzese per eccellenza.
Non dimenticate di assaggiare gli arrosticini, altra pietanza iconica della regione, e le polpette cacio e uovo.
E se siete nella giusta stagione, aggiungete a questi piatti anche deliziosi grappoloni d’uva: siete infatti in una zona leader nella produzione di uva da tavola destinata ai mercati italiani.
Ma principalmente a voi.