Panoramica
La chiesa sorge lungo il tratturo L’Aquila-Foggia, sulla biforcazione del ramo Centurelle-Montesecco. Il suo nome subì nel tempo molte variazioni, tra le quali, Coronella, Centorella, Scentorella, Incerulae e Cintorelli.
Fu costruita sui resti della chiesa Santa Maria in Coronula, dei frati della Cintura, risalente all'anno Mille. La costruzione dell'attuale chiesa fu iniziata a seguito di un miracolo nel 1502, e terminò nel 1561.
Luogo di sosta delle greggi durante la transumanza, si presenta come esempio tipico di architettura religiosa aquilana del secolo XVI, timidamente rinascimentale e ancora fortemente legato agli schemi iconografici degli edifici minori dei secoli XIV e XV.
Santa Maria de' Centurelli ha un'imponente facciata rinascimentale del 1558. L'interno è ad una sola navata conclusa da un'abside poligonale con due cappelle laterali. Sotto un arco trionfale campeggia l'altare dal gusto barocco. Addossato al fianco destro della chiesa si trova un ambiente, un tempo ricovero delle greggi e dei pastori, tipico degli edifici sacri rustici dei secoli XIV e XV. La funzione di questo corpo di fabbrica era quella di rifugio per la sosta dei pastori che, durante la transumanza, percorrevano l'importante tratturo.
Annualmente, nel mese di agosto, la chiesa di Santa Maria de’ Centurelli costituisce una tappa importantissima dell’evento del Fuoco del Morrone nell’ambito della Perdonanza Celestiniana. Il tragitto del Fuoco ripercorre l’itinerario che l’eremita Pietro Angelerio affrontò dall’Eremo di Sant’Onofrio sul Monte Morrone, a Sulmona, alla fine di agosto del 1294, fino a L’Aquila, a Santa Maria di Collemaggio, dove divenne Papa con il nome di Celestino V.