Panoramica
Più che un umile affluente, l’Aventino è una palestra di natura, di sport e di avventura, che voi, appassionati di torrentismo, rafting e kayak, dovete assolutamente sperimentate.
Meglio affrontare le sue acque, limpide e trasparenti, nella tarda primavera e in estate quando la temperatura è più calda e consente sferzanti nuotate nelle pozze lungo il tratto di circa un chilometro, che si schiude nel comune di Palena, con un salto dai 3, 5 e 8 metri, adatto anche ai ragazzi da 10 anni in su assistiti da guide e da operatori specializzati.
Le sorgenti dell'Aventino si trovano all'interno dell’area vincolata di interesse paleontologico di Capo di Fiume sul versante orientale del Monte Porrara, nel Parco Nazionale della Maiella, in provincia di Chieti: un prezioso patrimonio alimentato anche dalle piogge e dalle nevi, con una portata di 1.200 litri al secondo.
Per godere di questo oro blu, dovete raggiungere la strada provinciale Frentana, a circa 2 chilometri da Palena in direzione Pescocostanzo, dove sono collocati un pannello didattico e alcuni tavoli da picnic, e scendere alcuni gradini in pietra per meglio sintonizzarvi con l’anima fluviale.
Se rimanete in silenzio, potreste avvistare daini, scoiattoli, caprioli, aironi, lontre che vivono lungo le sue rive, nascosti in tratti di natura quasi selvaggia, di grande bellezza.
Vi consigliamo di visitare anche il vicino Geosito di Capo di Fiume, il Museo Geopaleontologico e il Museo dell'Orso, per avere un quadro completo della storia e dell’ambiente del territorio.
Dopo aver percorso 45 chilometri di parco e avervi stupito semplicemente con la sua acqua adamantina, senza nessun effetto speciale, l’Aventino si butta nel Sangro, salutandovi con i suoi gorgoglii, così come solo un fiume sa fare.