Panoramica
Nell'angolo più isolato e selvaggio dei Monti della Laga si trova una delle sempre più rare aree di Wildreness presenti in Italia: il Bosco Martese, una delle perle offerte dai Monti della Laga nel versante teramano e per visitarlo occorre raggiungere il Ceppo, a circa 35 km da Teramo.
Sicuramente i periodi migliori sono la Primavera e l'Autunno con l'esplosione di colori. Ciò nulla toglie al fascino delle cascate ghiacciate e del bosco ricoperto di neve nel periodo invernale e al verde sterminato dell'estate. La zona è ricca di ruscelli, orchidee spontanee che catturano l'interesse del visitatore negli oltre 30 chilometri di faggi, abeti e querce .
Da Ceppo di Santa Maria, località situata a circa 40 chilometri da Teramo si parte per una passeggiata a quota oltre mille metri che attraversa il Bosco del Martese, vero e proprio gioiello del Parco Nazionale dei Monti della Laga dove si riunirono spontaneamente militari e civili di ogni estrazione e provenienza che si opponevano all’occupazione di Teramo pochi giorni dopo l’armistizio del’8 settembre, del ’43. Non solo italiani quindi, ma un gruppo composito che annoverava anche jugoslavi, inglesi, canadesi, neozelandesi ed australiani, allontanatisi dai campi di prigionia del centro e del sud. Il 25 settembre del 1943 i tedeschi salirono fino a qui per stanare con la forza i ribelli e costringerli alla resa, seguì, una battaglia sanguinosa che diede avvio alla lotta di Liberazione che, nel teramano, durò circa nove mesi. e che sfociò in una vittoria sull'occupazione nazifascista che viene ricordata ogni anno nel mese di settembre nel piazzale del Ceppo, in località Rocca Santa Maria.
In località Ceppo dopo aver attraversato bellissimi boschi di faggi e abeti, praterie e ruscelli, vi imbatterete in una piccola area boschiva molto particolare: il fiabesco scenario dei “Faggi Torti” agli stazzi di Jacci di Verre nel Parco del Gran Sasso e Monti della Laga. Numerosi faggi curvi, sia giovani che secolari, che presentano la medesima caratteristica: sono stati tutti “deformati” dalla forza lenta e invisibile del terreno sottostante.
(Info : www.gransassolagapark.it