Panoramica
Circondato dalle alture appenniniche dei Monti Marsicani a sud-est e del Monte Greco a nord-ovest, all’interno del paradiso incontaminato del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, presenta una superficie complessiva di 300 ettari, una lunghezza di circa 5 km, una larghezza media di 500 metri ed una profondità massima di 35 metri. Oltre al comune dal quale prende il nome si affaccia anche sui deliziosi borghi di Civitella Alfedena e Villetta Barrea, uniti tra loro da sentieri e percorsi ciclopedonali immersi nella natura.
Ricavato dallo sbarramento artificiale del fiume Sangro nei pressi della foce di Barrea, avvenuto nel 1952 per la costruzione di una centrale elettrica, è alimentato anche da alcuni torrenti secondari come il Rio della Valle e il Rio Acqua dei Monaci. La vegetazione è composta da brevi tratti di salici arborei ed arbustivi interrotti da aree aperte sulla riva destra, mentre quella opposta è costituita da un bosco misto di cerro alternato da salici e pino nero.
Paradiso per birdwatcher, il lago di Barrea è riconosciuto come zona umida d'importanza internazionale. Rappresenta un punto di sosta e alimentazione per specie migratrici come lo svasso maggiore, il germano reale, l’alzavola, il fischione, il moriglione e la folaga. Nidificano lungo le rive del lago anche l’airone cenerino, il germano reale e la gallinella d’acqua. Ricca si presenta pure la fauna ittica composta principalmente dal persico reale, dalla carpa comune, dalla tinca, dal cavedano e dall’alborella meridionale. Scarsa invece la trota di lago. Orsi, cervi e lupi completano il quadro delle meraviglie animali.
Visitabile in ogni stagione dell’anno rappresenta il luogo ideale per vivere in armonia immersi in un ambiente salubre e suggestivo usufruendo anche di aree di sosta e punti ristoro, compresa la piccola spiaggetta chiamata La Gravara, dove è possibile nuotare – quando le temperature lo consentono –, prendere il sole o fare un giro in pedalò.
A pochi chilometri da Barrea, collegati con percorsi trekking segnalati sono raggiungibili anche il piccolo bacino carsico del lago Vivo e, fuori dal territorio del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il ben più grande invaso artificiale del lago della Montagna Spaccata. Compreso nel comune di Alfedena è racchiuso tra i Monti della Meta e le Mainarde, a quasi 1100 metri di altitudine. Creato nel secondo dopoguerra dallo sbarramento del Rio Torto offre punti ristoro e strutture ricettive frequentate soprattutto durante l’estate. Per gli amanti dello sci escursionistico e delle racchette da neve, un itinerario conduce fino ai 1400 metri di Pianoro Campitelli, dove ci si può divertire anche con lo sci di fondo immersi nella bellezza silenziosa della natura circostante.