Evento

Sapori d’autunno a Canistro Superiore

Data:

dal 20 ottobre 2024 al 20 ottobre 2024

Tempo di lettura:

2 min

Argomenti
  • Rassegne enogastronomiche

Panoramica

Descrizione dell'evento

Nel borgo antico di Canistro Superiore (AQ) torna l'evento Sapori d’Autunno, la colorata manifestazione, che celebra la castagna roscetta e gli altri prodotti tipici della Valle Roveto.
La festa dà voce alle tradizioni del piccolo borgo, immerso nel verde della Valle Roveto e valorizza le risorse principali del posto: il bellissimo paesaggio, l’aria pura, le abbondanti acque incontaminate.

La Festa Sapori d’Autunno è un miscuglio di colori, di suoni, di rievocazione di antichi mestieri, piatti tipici tradizionali, usi costumi che riportano alla luce antiche tradizioni.

La Sagra si apre la domenica mattina con l’apertura degli stand gastronomici e culturali, esposizioni di antiquariato  e prosegue con il pranzo a base di castagne e prodotti tipici. Nel pomeriggio, allietato dalla musica di gruppi folkloristici, il visitatore avrà difficoltà a scegliere le tante prelibatezze locali.

Il visitatore potrà  approfittare  per visitare gli splendidi boschi di castagno adiacenti al borgo e la piccola e suggestiva chiesetta rurale della Fonticella, immersa in mezzo a secolari castagneti, dietro l’altare della chiesa un affresco del ‘500. Splendido il panorama sull’intera Valle Roveto dalla balconata realizzata sui resti della chiesa di San Giovanni.

Il paese viene addobbato a festa e le cantine aperte, ogni angolo propone la sua specialità, tra le quali spicca la "roscetta" della Valle Roveto, caratterizzata dalla particolare dolcezza del sapore,  di colore bruno rossastro, liscia nella superficie e di volume rilevante. La sua raccolta, rimasta inalterata nel corso degli anni, comincia in settembre con le operazioni di pulitura del bosco e a metà ottobre si effettua a mano in maniera tradizionale, raccogliendo i frutti nei cesti

Le castagne vengono conservate seguendo un trattamento particolare tramandato di generazione in generazione: dapprima tenute in acqua per circa 18 giorni, poi messe ad asciugare al sole, infine conservate in luogo rigorosamente asciutto. Possono anche essere abbrustolite (cosiddette “infornatelle”) e conservate per tutto l’inverno.

Sono utilizzate per dolci, marmellate e minestre, ma soprattutto come caldarroste, le “caciole” in dialetto, cotte sulla brace. Sono dette infornatelle, se cucinate nella stufa o remonne, se cotte in acqua, con un foglia di alloro e sbucciate fresche (da "remonnare" che in dialetto indica lo "sbucciare").ortanza nel passato dei castagneti è dimostrata anche dall’ampia legislazione comunale ad essi dedicata.

Ultimo aggiornamento

25/09/2024, 11:25

Pubblicato da Laura Toppeta