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Peperone Dolce di Altino

Festival del Peperone Dolce di Altino

Il piccolo paese di Altino, in provincia di Chieti, raccolto su uno sperone roccioso che domina la Valle dell’Aventino, dà il nome a piccoli peperoni a corno di colore rosso intenso, chiamati anche peperoni “a cocce capammonte” (a testa all’insù), perché il frutto è rivolto verso l’alto. Quando sono maturi, si raccolgono e si infilzano con un ago e dello spago all’altezza del peduncolo, in modo da creare una lunga collana chiamata “crollo”. Si lasciano poi essiccare all’aria per diversi giorni e, quando non c’è più traccia di umidità, si fanno tostare in forno per qualche minuto oppure si passano velocemente in olio bollente. A questo punto si sbriciolano su primi piatti, sul baccalà, sulle verdure e sulla carne di maiale. Rosso, intenso, aromatico, versatile,  il Peperone di Altino, è un ingrediente culinario eccezionale, in grado di esaltare ogni tipo di sapore. La polvere, di colore rosso porpora, naturalmente aromatica, è utilizzata anche come spezia per la preparazione degli insaccati tradizionali: salsicce, salami e ventricina. E’ certamente di origini slave la tradizione legata alla coltivazione ed alla lavorazione, ad Altino, del peperone dolce utilizzato per insaporire molte ricette della cucina locale. Era, infatti, il XV secolo quando le prime popolazioni provenienti dai Balcani cominciarono ad insediarsi nella zona della provincia di Chieti, e dunque anche nel bel paese che domina la Valle dell'Aventino, portando con sé prodotti come la paprika ed usanze ad essi legati, come quella di ridurre i peperoni in polvere, proprio come si fa anche con questa particolare varietà abruzzese. Per promuovere questo prodotto così antico e così prelibato, ogni fine estate ad Altino si svolge Il festival del Peperone Dolce  durante il quale le contrade del paese si sfidano a suon di piatti sfiziosi ed originali ricette a base di peperone.