forconium

Forconium - Civita di Bagno (Aq)

Nella Media Valle dell'Aterno, poco a Sud-Est dell'Aquila, nei pressi della frazione di Civita di Bagno, si trova il sito archeologico della medievale Civitas S. Maximi, in Comitatu Furconensi

Sono state effettuate numerose campagne di scavo che hanno portato alla luce un interessante complesso monumentale che attesta la presenza di un insediamento dell'Età Tardo repubblicana, tra cui spiccano tratti di mura, le strutture romane sottostanti l'antica Cattedrale di San Massimo, i resti di un complesso termale che sono stati inglobati nelle fondazioni dell'edificio cinquecentesco di Villa Oliva, il tempio dedicato a Feronia, oltre a numerose iscrizioni funerarie e dedicatorie.

L'area archeologica di Civita ha restituito una complessa struttura in muratura realizzata dai romani, un ampio terrazzamento artificiale che ospita una serie di edifici collegati tra loro.

Gli ultimi scavi hanno infatti avvalorato l'ipotesi che la costruzione di questo grande complesso monumentale si sia sviluppato in fasi successive: tra la fine del II e la metà del I sec. a.C., vengono datate le strutture murarie, all'Età augustea la fase di massima fioritura monumentale dell'area. E' in quel periodo che vengono infatti realizzate le strutture di sostegno della collina, sicuramente di grande impatto visivo e scenografico, e gli edifici soprastanti con pavimenti a mosaico. affreschi e intonaci, rivestimenti in stucco. Durante l'età imperiale si assiste alla riorganizzazione e il rinnovo di alcuni spazi. Nel periodo tardo-imperiale si giunge all'abbandono  del complesso fino a quando, in epoca altomedievale, si nota un parziale recupero di alcune delle strutture più antiche.

La presenza di canalizzazioni per l'acqua, di ambienti decorati con mosaici e di vasche a livelli e profondità variabili ci narrano di un edificio concepito per la raccolta e l'utilizzo delle acque sorgive, ancora oggi abbondanti in zona, e suggeriscono una valenza sacrale del luogo, contraddistinta da una religiosità di tipo popolare e agricolo, riassunta in età romana dalla devozione per una divinità femminile, forse Venere oppure Feronia.

In un documento che risale al VII secolo si cita per la prima volta l'antica Cattedrale di Forcona abbandonata intorno alla metà del XVIII secolo. Prima del complesso della Cattedrale in quel luogo doveva sorgere un altro edificio sacro. Su una pietra si trova una croce greca che fa pensare ad una chiesa bizantina distrutta da orde pagane.

San Ranieri, comunemente chiamato San Raniero, nominato vescovo della città nel 1059, fece edificare la Cattedrale utilizzando la cripta della chiesa preesistente.

L.T. 28-01-2021

42.3171394, 13.4215565