Si parte da Pescara. La città, allungata sulla costa, è il più importante centro economico e commerciale della regione. E' dotata di aeroporto, porto fluviale e porto turistico. E' un'importante località di vacanza con la sua ampia spiaggia di fine sabbia e i suoi attrezzati stabilimenti ubicati lungo la splendida riviera ricca di palme, pini, oleandri e tamerici. Nel centro storico sono presenti il Museo Casa Natale di Gabriele D'Annunzio, il Museo Cascella che conserva le opere di Basilio Cascella e della sua discendenza e il Museo Ittico.
La prima tappa da raggiungere è l'Abbazia di Santa Maria Arabona. Il complesso monastico cistercense, uno dei pochi superstiti esempi di architettura ispirata al gotico francese in Abruzzo, fu fondata nel 1208 sui resti di un tempio dedicato alla dea Bona. L'esterno ha due rosoni, l'interno è a croce latina a tre navate. Preziosi il tabernacolo gotico ed il candelabro pasquale.
Con una leggera deviazione si consiglia di fermarsi ad ammirare, a Manoppello, il Santuario del Volto Santo, meta di pellegrinaggi. Nella chiesa a tre navate la preziosa teca, sopra l'altare maggiore, custodisce un velo sottilissimo su cui è ritratto il volto di Gesù.
Ripresa la statale si giunge all'Abbazia di San Clemente a Casauria che è tra i monumenti più importanti dell'arte benedettina italiana. Fu fondata da Ludovico II nell'87, epoca di costruzione della cripta che conserva colonne dell'età romana, mentre le altre parti sono databili al secolo XII.
La facciata è preceduta da un portico con tre grandi archi. Risale al 1191 la porta di bronzo dorato dell'entrata centrale. All'interno, a tre navate con abside unica, spiccano il bellissimo ambone del 1180, il candelabro pasquale, il ricco ciborio a quattro colonne, l'altare maggiore costituto da un sarcofago paleocristiano che conserva una teca funeraria in marmo.
Passando per Scafa, punto nodale, nel passato, del passaggio sul fiume Pescara, si comincia a salire verso San Valentino, che divenne, per opera dei monaci di San Clemente a Casauria, un centro fortificato tra la Maiella ed il mare e, proseguendo, si giunge a Roccamorice.
Roccamorice, terra di pastori e di eremiti, arroccato su uno sperone triangolare, piccolo centro di mezza montagna, presenta caratteristiche tali da fungere da ideale punto di partenza per arrampicate su roccia ed escursioni nel cuore della Majella.
A circa otto chilometri da Roccamorice si può raggiungere l'Eremo di Santo Spirito a Majella, dove visse in solitudine Pietro Angeleri, divenuto poi Papa Celestino V, che vi stabilì la Casa Madre della sua comunità. Oggi l'eremo è costituito dalla Chiesa, dalla sagrestia, dalla foresteria disposta su due piani e da cinque cellette oltre alla Scala Santa interamente scavata nella roccia che conduce all'Oratorio della Maddalena.
Il paesaggio che circonda questo luogo, ricco di boschi, ed un profondo silenzio creano una atmosfera ricca di fascino e di pace.
Da Roccamorice, per chi vuole, lasciata l'auto o la moto, si può raggiungere con un agevole sentiero l'Eremo di San Bartolomeo in Legio. Una scalinata scavata nella roccia ci attende nell'ultima parte del percorso. Sorge nella parte più arida del vallone sotto un gran soffitto naturale di roccia. Di origine anteriore al Mille fu ricostruito nel Duecento per iniziativa di Pietro Angeleri.