Si parte da Vasto, città antichissima fondata secondo una leggenda da Diomede. Colonia dei Frentani, divenne municipio romano e, in epoca imperiale, fu una delle più importanti città dell’’Italia centro –meridionale. Il suo centro storico, prezioso per il suo patrimonio d'arte e il suo impianto urbanistico, raccoglie le vestigia di migliaia di anni di civiltà, ricordate da antiche torri e fortificazioni, chiese, palazzi e stemmi. Sono ancora visibili tracce dell'anfiteatro romano, le antiche Terme che risalgano al II-III secolo d.C., dove sono stati rinvenuti preziosi pavimenti in mosaico. Interessante da visitare la chiesa di Santa Maria Maggiore (sec.XII), la Cattedrale di San Giuseppe che conserva l'originale facciata trecentesca con portale e rosone. Da non perdere il castello Caldoresco fatto costruire da Giacomo Caldora su un preesistente edificio del XIII secolo e il Palazzo D’Avalos, residenza della famiglia d'Avalos. Il palazzo di origine trecentesca è uno dei più significativi esempi di architettura rinascimentale abruzzese e ospita il Museo Archeologico, la Pinacoteca e il Museo del Costume Antico. Al lato, troviamo gli stupendi giardini da cui si gode uno stupendo panorama sulla marina e sull’ampio golfo.
Dopo una trentina di chilometri, la prima sosta è per Gissi, circondato da boschi, ulivi e vigneti. Il paese sorge su un colle panoramico; il borgo è ingentilito da pregevoli edifici quali il Palazzo Carunchio e la Chiesa di S. Maria Assunta, che conserva al suo interno un grande e artistico organo, gioiello di arte barocca. Proseguiamo attraversando Atessa e Perano per giungere al piccolo borgo medievale di Bomba e al verde lago cui dà il nome e meta classica del turismo estivo. Da qui partono interessanti escursioni nei boschi circostanti e sul Monte Paliano, dove rimangono i resti di mura megalitiche e reperti italici che testimoniano la presenza di un insediamento pre-romano. La diga che forma il lago di Bomba è stata costruita sul Sangro fra il 1956 e il 1960 ed è stata realizzata utilizzando ben 4 milioni di metri cubi di terra battuta, risultando così la più grande d’Europa costruita con questa tecnica.
A seguire è Villa Santa Maria: è dal ‘500 che questo grazioso paese, poggiato su un suggestivo sperone, forma cuochi di altissimo livello che deliziano i palati di tutto il mondo; si ritrovano poi in ottobre, in occasione della rassegna dei cuochi del Sangro, per farsi apprezzare dai compaesani, preparando pietanze prelibate offerte al pubblico.
Proseguiamo per Castel di Sangro, pittoresco capoluogo della vallata del Sangro. Il borgo antico, di origini romane, occupa la cresta di uno sperone di roccia e, nonostante i bombardamenti del secondo conflitto mondiale, ha un centro storico ben conservato, caratterizzato da presenze medioevali e rinascimentali. Da visitare la chiesa dell’Annunziata, la chiesa di S. Maria Assunta. Interessantissimo il polo museale composto dalla Pinacoteca Patiniana che ospita le opere di Teofilo Patini, pittore tra i maggiori dell'800, che qui nacque e operò, e che ha saputo incarnare realisticamente le condizioni di vita del mondo contadino in quel periodo storico, e dal Museo Civico Aufidenate che custodisce testimonianze archeologiche di varie epoche storiche.
Il tour si chiude a Roccaraso che sorge nel comprensorio degli Altopiani Maggiori, non lontana dalle aree di due grandi Parchi Nazionali: quello storico d'Abruzzo e quello della Majella. Il patrimonio naturalistico, le notevoli attrezzature sciistiche e sportive, la ricca dotazione alberghiera e commerciale e la consolidata fama di prestigiosa stazione appenninica di turismo montano, rappresentano il biglietto da visita che Roccaraso offre ai propri ospiti.
Per scoprire le eccellenze enogastronomiche di quest’area, sulla costa è da assaggiare il “brodetto di pesce alla vastese”, una saporita zuppa con frutti di mare (cozze, vongole e telline), scampi, seppie, merluzzo, triglie, scorfano, cefalo, sogliola e palombo cotti in un tegame di coccio con olio d’oliva, pomodoro, aglio e peperoncino. Il litorale chietino gode anche di un’altra antica tradizione, la “scapece”, pesce fritto marinato nell’aceto e nello zafferano di Navelli. A Bomba si può gustare la cucina tipica della Val di Sangro, a base di carne e di pesce di lago, ispirata al gusto e alla semplicità. Pasta tipica fatta in casa sono le “sagnacce”, ottime con pomodoro e basilico. Tra i formaggi da assaggiare le “burrelle” o “manteche”, mentre tra le carni l’agnello ha un ruolo di primo piano. La carne particolarmente tenera e saporita, viene cucinata in vari modi: dallo spezzatino cacio e uova “casce e ove” all’agnello arrosto, dallo spezzatino in bianco alle costolette inpanate o alla brace. E per finire, i dolci: i “celli ‘rpieni”, pasta ripiena di marmellata d’uva e mandorle tostate, il “pasticciotto” con le mandorlee…