Lasciata la città, percorriamo la SS 16 direzione Nord e giungiamo nel territorio di Casalbordino. A circa un km dal casello d’ingresso dell’A14, seguiendo la segnaletica per Gissi, si incontra una rara testimonianza di foresta planiziare: il bosco di Don Venanzio, così chiamato dal nome dell’ultimo proprietario che, nel 1986, lo cedette al Comune di Pollutri. La sua estensione è di circa 78 ettari, protetti integralmente dal 1999 con l’istituzione della Riserva Regionale. Riprendiamo il viaggio verso Casalbordino. Dopo circa 5 km., in località Miracoli, sulla destra si nota la massiccia mole del Santuario della Madonna dei Miracoli, importante punto di riferimento della religiosità abruzzese. Il Santuario lega le sue origini alla miracolosa apparizione della Beata Vergine avvenuta nei pressi della cittadina il giorno della Pentecoste nel 1576 ed è oggi meta di numerosi pellegrini, al suo interno un quadro della Madonna Miracolosa. Proseguiamo per Monteodorisio, uno dei piccoli centri abruzzesi più importanti nel panorama storico-artistico medievale. Il suo castello, collocato in una posizione privilegiata rispetto al territorio, è stato realizzato a più riprese a partire dal XI secolo; al suo interno ospita il Museo Civico, il centro di documentazione dell’Ordine Francescano in Abruzzo e Molise e l’Archivio documentario ed iconografico. Alla Madonna delle Grazie è dedicato il santuario che, realizzato nel 1985, presenta all’interno originalissimi affreschi stile liberty. Da visitare sono, poi, il Palazzo Suriani con pregevoli affreschi e la chiesa seicentesca di San Giovanni.
Proseguiamo per Furci. Il paese è noto per aver dato i natali al Beato Angelo, frate agostiniano vissuto tra il XIII e il XIV secolo, considerato grande taumaturgo, il cui culto è profondamente radicato non solo in Abruzzo ma anche nel vicino Molise, tanto da richiamare a Furci, ogni anno, migliaia di pellegrini, specie in occasione della festività del 13 settembre. Da visitare sono l’antico borgo medievale con le sue caratteristiche viuzze dette “ruelle” e i palazzi ottocenteschi, la Chiesa di San Sabino Vescovo, risalente al 1500, a tre navate con cupola e cappelle laterali, e il Santuario del Beato Angelo, di recente costruzione, dove sono custodite le spoglie del santo patrono. Il paese successivo è San Buono, che gode di una bella ed amena posizione sul pendio di una collina sul fiume Treste. Da visitare è la Chiesa parrocchiale di S. Lorenzo, a croce latina con facciata in stile romanico. L’interno, ricco di stucchi del Fagnani e pitture di Palmerio di Guardiagrele, conserva un organo a mantice del XVII secolo, un battistero ed un’artistica acquasantiera del 1619. Inoltre, nel paese sono interessanti il Lavatoio pubblico costruito intorno al XVI secolo su una sorgente naturale e le “Ruelle”, strette viuzze, a volte tortuose, che si intrecciano nel centro storico. Proseguendo, il prossimo centro che si incontra è Liscia. E’ d’obbligo la visita alla Chiesetta di San Michele, secolo XVII, con una suggestiva grotta con stalattiti. Da una fessura sgorga un’acqua ritenuta miracolosa che viene bevuta come rimedio a molti mali. L'8 maggio, è meta di numerosi fedeli che, dopo le celebrazioni liturgiche, visitano la grotta toccando, per devozione, le sue pareti. Lo stesso suggestivo rito si ripete il 29 settembre