Da Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo, Stiffe, sino alla Piana di Navelli.
Il viaggio prevede la partenza da Rocca Di Cambio paesino arroccato sulle pendici del Monte Cagno con appena fuori dal paese la bellissima chiesa di Santa Lucia che contiene affreschi del trecento raffiguranti la vita di Cristo.Insieme a Rocca di Mezzo paesino nell'altopiano delle Rocche caro ai villeggianti che amano passeggiare e fare trekking e che d'inverno diventa uno dei luoghi più frequentati dagli sciatori , vanta attrezzate e variegate piste per lo sci da discesa e ampie distese per lo sci di fondo (Campo Felice)
Attraversando l'Altopiano delle Rocche lungo i pascoli montani si arriva a Terranera. Attraversato il paese ci si dirige verso Fontavignone e con un percorso in discesa si arriva a Tussillo e da qui si prosegue verso Stiffe.
Le Grotte di Stiffe sono uno dei fenomeni carsici più conosciuti dell'Italia centrale. L'ingresso della grotta è situato nella parete rocciosa della forra sovrastante l'omonimo paese. La grotta, il cui itinerario turistico è di 550 m., è interamente percorsa da un fiume sotterraneo le cui acque provengono dai numerosi inghiottitoi dell'Altopiano carsico di Rocca di Mezzo. All'interno, si possono ammirare vari laghetti, rapide e cascate alte fino a 20 m. la cui portata varia a seconda delle stagioni rendendo il paesaggio sotterraneo sempre diverso. Oltre a stalattiti e stalagmiti di notevole dimensione, si incontrano ambienti grandiosi e dai suggestivi effetti visivi e sonori creati dall'acqua. All'esterno è possibile ammirare le cascate formate dall'acqua che defluisce dalla grotta
Si prosegue per Prata D'Ansidonia La nascita di questo paese di origine medioevale è storicamente legata alla distruzione della vicina Peltuinum avvenuta intorno all'VIII sec. E' un paese che unisce alle bellezze naturali tesori archeologici, storici e artistici Fuori dell'abitato di Prata d'Ansidonia, a circa un chilometro, sulla sommità di un colle, sorge il Castello che prende il nome dalla famiglia Camponeschi, ultima proprietaria, e che risale al sec. XII-XIII, come gran parte delle fortificazioni della zona
Le rovine della vestina Peltuinum sorgono su un pianoro a pochi chilometri da Prata D'Ansidonia, lungo uno dei percorsi tratturali dell'Italia appenninica. La nascita di questo centro si colloca fra la metà del I sec. a.C. e la prima metà del secolo successivo. Peltuinum era attraversata da un imponente asse viario: la Claudia Nova. Lungo la strada, fuori le mura, sono visibili resti di monumenti funerari. La cinta muraria si conserva solo per alcuni tratti e si possono vedere i ruderi del basamento di un tempio. L'edificio era , forse dedicato al culto pastorale di Apollo. Degli edifici pubblici si conserva solo il Teatro, di epoca tardo repubblicana o augustea, edificato fuori dalle mura.
Attraversando la Piana di Navelli famosa per lo zafferano- il Crocus sativus è una pianta alta circa 15 cm con stimmi scarlatti utilizzati per le qualità medicinali, aromatiche e coloranti nella culinaria, nella cosmetica, ed in drogheria- si giunge poi a Collepietro - Collepietrae o castrum Colle Petri- che fu tra i castelli che parteciparono alla fondazione de L'Aquila. Era cintato da mura e possiamo vedere, ancora oggi, la cerchia muraria polibastionata con torrioni a pianta rettangolare.Sulla lunga piana che porta al paese sulla destra notiamo Santa Maria del Piano suggestiva ed abbandonata chiesetta con un portico antistante costruita lungo un tratturo.