In seguito al sisma del 2009 la ripresa della città procede costante e numerose opere d'arte, splendide chiese costruite nel tempo, pregevoli palazzi signorili e tantissime fontane tornano a splendere della loro primitiva bellezza.
Il capoluogo di regione lega il proprio nome ad una delle personalità più importanti della storia della chiesa e della religiosità abruzzese: Pietro da Morrone, al secolo Pietro Angeleri, nato a Isernia nel 1215 ca., al quale si deve l'edificazione il monumento più importante della città, la Basilica di Collemaggio. Secondo la leggenda, questa venne fondata a seguito di un'apparizione della Vergine all'eremita Pietro che volle costruire una chiesa a lei dedicata. Il 29 agosto 1294, proprio in quel luogo, verrà incoronato Papa con il nome di Celestino V. La Basilica, rimaneggiata più volte nel corso dei secoli (gli ultimi lavori di consolidamento e restauro si sono conclusi nel 2017) presenta una commistione di diversi stili architettonici ma rispecchia sempre la semplicità e austerità del suo fondatore con la forte impronta cistercense. L'Aquila non può dimenticare l'altro grande personaggio spirituale della città: San Bernardino da Siena le cui spoglie sono conservate nella chiesa a lui dedicata, riccamente decorata all'interno e all'esterno, con soffitto in legno intagliato da Nicola Mosca di Pescocostanzo e recentemente restaurato.
Seconda tappa dell’itinerario è la città di Sulmona. Ricca di opere d'arte, di antiche origini, patria dell'illustre Ovidio e Papa Innocenzo VII, è famosa per l'arte dell'oreficeria e per la lavorazione di confetti. Da visitare, tra l'altro, la Cattedrale - di origine romanica - di San Panfilo, dove Celestino V celebrò messa durante il viaggio verso L'Aquila con Carlo D'Angiò e Carlo Martello. Di elevato valore è il complesso della SS. Annunziata, fondato nel 1320 che presenta caratteri gotici, rinascimentali e barocchi. Imponente, nel centro della città, l'acquedotto medievale realizzato per rifornire di acqua le varie strutture dell'abitato. Nei pressi di Sulmona, due emergenze sono legate alla figura del futuro Celestino V: la Badia Morronese (o di Santo Spirito) dove dimorò e dove pose la firma di accettazione dell'elezione a Papa, e l'Eremo di Sant'Onofrio, dove gli venne comunicata la notizia dell'ascesa al soglio pontificio. Ancora caratterizzato dalla sua originale e suggestiva collocazione nella roccia, all'interno della cella dell'eremita, conserva pareti affrescate.
Nei pressi si possono visitare gli abitati di Castelvecchio Subequo e Acciano, luoghi in cui è documentato il passaggio di Celestino V. Il Santo, infatti, dimorò a Castelvecchio Subequo nel Convento di San Francesco e un giovane paralitico venne miracolato alla sua presenza. Nella chiesa della Madonna della Sanità, ad Acciano, Celestino compì il miracolo di guarire un infermo dall'epilessia.
Proseguendo verso Navelli, merita una sosta il piccolo centro di Caporciano, famoso per la frazione di Bominaco, dove sorge la Chiesa di Santa Maria Assunta, immersa nel verde, con le splendide tre absidi che sembrano letteralmente spuntare dalla roccia e con l'interno a tre navate ricco di arredi liturgici di notevole fattura. A poca distanza si trova l'Oratorio di San Pellegrino con stupendi affreschi all'interno. Non molto lontano da Capestrano, paese dalle antiche origini testimoniate dal ritrovamento del Guerriero Italico datato VI sec. a.C. e oggi conservato nel museo Archeologico di Chieti, è la splendida abbazia di San Pietro ad Oratorium, di stile romanico a tre navate.