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Les plus beaux villages de la Terre: Casoli

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Casoli, con le sue bellezze storiche, artistiche e il suo patrimonio culturale tradizionale, entra a far parte dei "Borghi più belli d'Italia" abruzzesi.

L’Associazione de I Borghi più belli d’Italia, nasce nel 2001 allo scopo valorizzare il grande patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni presente nei piccoli centri italiani attraverso la tutela, il recupero e la valorizzazione di un patrimonio di monumenti e di memorie che altrimenti andrebbe irrimediabilmente perduto. […] per ritrovare quelle atmosfere, quegli odori e quei sapori che fanno diventare “la tipicità” un modello di vita che vale la pena di “gustare” con tutti i sensi". I borghi "più belli" devono avere una presenza di almeno il 70% di edifici storici precedenti al 1939, non più di duemila abitanti nel borgo storico, non più di 15000 abitanti nel territorio comunale, portare avanti documentate politiche di protezione, valorizzazione, promozione e sviluppo economico e sociale. Secondo lo Statuto dell'Associazione "la rete de I Borghi Più Belli d’Italia è un bene storico e culturale del Paese ha come oggetto e scopo di fare della bellezza l’elemento fondamentale sul quale basare lo sviluppo della comunità locale,  promuovere le produzioni tipiche locali." Dal 2012, l'Associazione è entrata a far parte del circuito internazionale “Les plus beaux villages de la Terre”. 

Casoli (Ch) è un borgo  di antica fondazione, per molti archeologi l'antica Cluviae, centro delle tribù sannitiche. Nel IX secolo, a causa delle incursioni dei Saraceni, gli abitanti si stabilirono attorno al il torrione normanno del castello nel villaggio di Casulae. Dal XIV secolo Casoli fu feudo di varie famiglie fino al 1860. Nel primo Novecento, Casoli fu teatro culturale, poiché il sindaco e barone Pasquale Masciantonio ospitò nel castello varie personalità abruzzesi e non, tra cui Francesco Paolo Michetti e Gabriele d'Annunzio. Gravemente danneggiata durante la II Guerra Mondiale, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943  fu sede degli incontri del gruppo partigiano della Brigata Majella che fu fondato proprio a Casoli.  Il 25 aprile 2018, Casoli è stata visitata dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella per una grande celebrazione commemorativa.

Cuore del borgo è il castello di Casoli, monumento nazionale che domina la valle fluviale con il grazioso lago S. Angelo e le colline circostanti. La storia novecentesca del castello è legata al nome della famiglia Masciantonio che ne rimase proprietaria fino al 1981 e che ospitò ripetutamente, assegnandogli una personale camera da letto, Gabriele D'Annunzio che qui soggiornava spesso. Nella camera sono ancora visibili gli appunti del Vate scritti sulle pareti. Un'altra stanza è dedicata al maggiore Wilgram, ucciso proprio per liberare l’Abruzzo dai tedeschi. Fu tra le pareti del castello che la Brigata Majella, che contribuì alla liberazione dell’Italia dall’occupazione tedesca, mise a punto la sua organizzazione ed elaborò i suoi piani d'attacco. Nella “Stanza del Silenzio”  è presente una mostra permanente sui protagonisti del “Cenacolo Abruzzese”, abituali ospiti di Pasquale Masciantonio, tra cui D’Annunzio, Michetti, Tosti, Barbella, Scarfoglio. Da visitare la chiesa di Santa Reparata del 1477, monumento Nazionale per la bellezza dei portali romanici e per il soffitto ligneo del XVII secolo, la Chiesa di Santa Maria Maggiore, annessa al Castello, la Chiesa di Sant'Agostino,  i Palazzi storici del borgo antico.

Per gli amanti della natura Casoli offre l'incantevole Lago S. Angelo, alimentato dalle acque cristalline del fiume Aventino, in una valle dominata dall’aspro massiccio della Majella, le cui pareti rocciose strapiombano nell’acqua regala emozionanti panorami del versante sud-orientale del massiccio della Majella in tutta la sua imponenza. Oasi protetta da visitare è quella del Lago di Serranella alla confluenza dei fiumi Sangro e Aventino, punto di riferimento molto importante per la sosta degli uccelli migratori. Qui vivono l’airone bianco maggiore, la cicogna nera, il fenicottero, il falco pescatore, la gru, il pignattaio, il cormorano e il codone. Sulle sponde si incontrano macchie di salici, pioppi e ontani. L’area è Riserva Naturale Regionale dotata di una rete di “percorsi-natura”, di aree di sosta, di un giardino naturalistico e di un vivaio.

Da non perdere le specialità e i prodotti tipici del borgo, dalla  “mela piana”, antica cultivar della zona, all'agnello alla casolana, arricchito dai profumi delle erbe locali, dalla porchetta casolana alle "tòtere", squisiti dolci della pasticceria locale, preparati con un impasto di uova, zucchero, farina ed altri ingredienti, fritti in olio di oliva e ripieni di crema pasticciera o al cioccolato.

I borghi più belli d'Italia in Abruzzo:

Di Medan, CC BY 3.0 

42.1132149, 14.2924627