Descrizione
Cinque splendidi basettini si nascondono nei canneti della Riserva di Serranella, intenti a costruire i loro piccoli nidi tra le canne più fitte.
Arriva dall'Asia il piccolo uccello dalle caratteristiche “basette” nere, non molto comune nel nostro Paese, specie protetta diffusa soltanto nelle zone di canneto più conservate. In Italia inizia a nidificare negli anni Settanta in alcune aree del nord e del centro sud, ed è presente sporadicamente in Abruzzo durante la migrazione ed in inverno, con rarissime osservazioni nella Vallata del Sangro. A partire dagli anni novanta è sempre più raro a causa di problemi legati all'habitat, tanto che da circa 10000 coppie presenti negli anni ottanta si è passati alle a circa 800 coppie nidificanti.
Il capo grigio-azzurro e due vistosi “baffi” neri, di cui la femmina è priva, caratterizzano il maschio. Nel periodo che precede la deposizione delle uova i maschi compiono, come rituale di corteggiamento, delle evoluzioni in volo che terminano con l’accoppiamento, che avviene, generalmente, nel fitto del canneto, a cui segue la costruzione del nido.
La presenza del basettino nella Riserva di Serranella è stata documentata dai birdwatchers e fotografi naturalisti della Stazione Ornitologica Abruzzese ONLUS che hanno scattato delle bellissime foto a 5 basettini nascosti nei canneti della riserva accendendo la speranza che possano restare anche nella stagione riproduttiva. Gli scatti raccontano di un un evento significativo nella "wetland" di Serranella, indice di un importante ecosistema naturale, ripristinato, protetto, gestito adeguatamente e fondamentale per la sopravvivenza.
Delle "zone umide" laghi, stagni, paludi, fontanili, risorgive, torbiere che ospitano migliaia di specie di flora e fauna in un prezioso serbatoio di biodiversità, tutelate dalla Convenzione di Ramsar, vero e proprio trattato intergovernativo per la conservazione e la gestione di questi importanti ecosistemi naturali fa parte la palude ricca di vita del lago di Serranella, alla confluenza fra i fiumi Sangro ed Aventino dalla copiosa specie vegetazione acquatica, con un esteso canneto e varie specie di tifa tra le quali anche la rara tifa minima e la tifa di Laxmann. La sua posizione, prossima alla costa adriatica, ne ha fatto un punto di riferimento molto importante per la sosta degli uccelli migratori. Qui vivono l’airone bianco maggiore, la cicogna nera, il fenicottero, il falco pescatore, la gru, il pignattaio, il cormorano e il codone. Sulle sponde si incontrano macchie di salici, pioppi e ontani. Dal 1990, per preservare la zona da eventuali compromissioni, tutta l’area è Riserva Naturale Regionale con una estensione di circa 500 ettari, compresa tra i comuni di Altino, Casoli e Sant’Eusanio del Sangro.