Descrizione
Sono almeno cinquantamila i fedeli attesi per il Giubileo della Scala Santa di Campli che per un anno sarà meta dei devoti che potranno lucrare l'indulgenza plenaria.
La cerimonia di apertura delle celebrazioni per il 250esimo anniversario avranno inizio alle 18,30 con una solenne preghiera e una processione che raggiungerà la Chiesa Cattedrale di Santa Maria in Platea , dagli spettacolari affreschi che lasciano il visitatore senza fiato, edificata verso la fine del Trecento, che sorge nella piazza principale, simbolo della consacrazione di Campli all’Immacolata Concezione, Regina e Patrona della cittadina e del suo territorio. Alle 19.00 la Messa celebrata dal Vescovo della Diocesi aprirà ufficilalmente il Giubileo.
Piccola meraviglia del culto cattolico il Santuario della Scala Santa richiama ogni anno migliaia di devoti nel cuore dell'Abruzzo, a Campli, uno dei borghi più belli d'Italia, situato dietro Palazzo Farnese, accanto alla trecentesca Chiesa di San Paolo.
La progettazione del Santuario risale al 1771 quando Giampalma Palma, un avvocato di Campli, si fece promotore di un progetto grandioso: creare un luogo sacro in una piccola città di provincia e, tra il 1772 e il 1776 fece costruire la piccola Scala che già aveva ottenuto nel gennaio del 1771, nel terzo anno del ponitificato di Clemente XIV una bolla che concedeva " .....di poter ottenere tutte e singole le Indulgenze, la remissione dei peccati e delle pene, che potrebbero ottenere se devotamente e personalmente ascendessero in ginocchio la Scala Santa delle nostra Alma Roma".
Papa Giovanni Paolo II estese anche a tutti i Venerdì di Quaresima i benefici concessi nel XVIII secolo.
Da un bel portale cinquecentesco lavorato a punte di diamante e proveniente dal convento di Sant’Onofrio, si accede all’interno, dove per una scalinata di ventotto gradini di legno lucido e liscissimo inizia l’ascesa del penitente, religiosamente in ginocchio. La gradinata è completamente circondata da affreschi con motivi legati alla Passione di Cristo: mentre il soffitto è popolato da immagini di angeli che portano i simboli della Passione, è possibile ammirare sulla destra “Cristo nell’orto degli ulivi”, “La flagellazione” e “Cristo che porta la croce” e sulla sinistra “La cattura”, “Ecce homo”, e la “Crocifissione”. Alcune di esse e tutta la decorazione del soffitto vengono attribuite al pittore teramano Vincenzo Baldati (1759 – 1825).
In cima alle scale, si trova la cappella del Sancta Sanctorum, il cuore dell’edificio.
Attraverso una grata di ferro s’intravedono le statue del Cristo Morto e dell’Addolorata. Qui in artistici reliquiari di scuola napoletana sono custoditi alcuni frammenti della Croce di Cristo e altre reliquie di Santi. E’ presente anche una tela del “Cristo Pantocratore” opera del Baldati (1781) ispirata dai modelli bizantini. Sul pianerottolo, accanto al Sancta Sanctorum, le effigi di Papa Clemente XIV e di Sant’Elena (madre dell’imperatore Costantino, che dal monte Calvario portò con sé a Roma il legno della Croce di Cristo e la scalinata del Palazzo di Pilato, percorsa da Gesù nella Sua Passione). Affascinanti le simbologie della Scala e della decorazione. Si sale tra sei dipinti che raccontano i momenti della Passione di Cristo per ripercorrere le tappe di Gesù verso la croce e riviverne, simbolicamente la sofferenza. Nel Sancta Sanctorum è l'altare del Salvatore, l'unico in grado di liberare il peccatore dal peso delle sue miserie. Dopo aver reso omaggio ai ritratti di Papa Clemente e a Sant'Elena si scende utilizzando un’altra scalinata, decorata con dei medaglioni raffiguranti le scene gioiose della Resurrezione di Cristo.
I giorni ordinari di Indulgenza Plenaria al Santuario della Scala Santa sono gli ultimi sabato, domenica e lunedì di settembre e di ottobre, tutti i venerdì di Quaresima (su concessione della bolla di Papa San Giovanni Paolo II del 14 gennaio 2000), la terza domenica di Pasqua (dai primi Vespri del sabato ai Vespri del lunedì), la sera del Venerdì di Passione, durante la storica Processione.