Descrizione
La meraviglia del barocco abruzzese in un video della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio dell’Abruzzo - Chieti.
In attesa che anche i luoghi sacri tornino ad essere accessibili al pubblico, l’Abruzzo è di nuovo protagonista sul canale YouTube del MiBACT grazie ad un filmato realizzato nell’ambito della campagna “La cultura non si ferma”, accompagnando il visitatore alla scoperta di un tesoro poco conosciuto come l’Oratorio di Santa Maria delle Grazie ad Alanno (PE).
Le prime immagini aeree danno immediatamente l’idea dei volumi complessivi della struttura; un’architettura semplice e austera che mostra una facciata costituita da un portico ad una sola arcata che introduce ad un elegante portale dalle linee rinascimentali, scolpito nel 1505 in pietra tenera della Majella con fregi e motivi floreali ed attribuito alla bottega di Giacomo Di Silvestro da Sulmona.
L’interno è invece un’esplosione di forme e colori, con stucchi dorati, fregi e affreschi; un particolare esempio di barocco abruzzese, frutto di una trasformazione seicentesca, che vede le vele della volta affrescate con scene del Creatore e delle dodici Sibille e un’aula unica absidata in cui si aprono quattro cappelle, due per lato. Nella prima a sinistra si trovano tre nicchie con statue di santi francescani; nella seconda, un crocefisso ligneo con la Vergine e S. Giovanni in terracotta, mentre a destra, una cappella è dedicata a S. Antonio Abate, l’altra a S. Clemente.
Le inquadrature si concentrano poi sull’altare maggiore, risalente al 1642, composto da colonne decorate con tralci e arabeschi dorati che sorreggono una ricca trabeazione sulla quale trova posto la Madonna col Bambino in stucco a tutto tondo. Nelle lunette laterali sono dipinte scene della vita della Vergine (1522) tradizionalmente assegnate all’ambito di Andrea De Litio. L’altare maggiore accoglie anche un prezioso trittico dipinto a tempera su tavola – ora in fase di restauro – opera di raffinata bellezza accostabile ai maestri del tardo gotico abruzzese, raffigurante al centro la Madonna incoronata ed ai lati le tavole con le immagini di San Sebastiano, antico patrono di Alanno, e probabilmente S. Clemente Papa.
I primissimi piani sulle formelle dai colori blu, avorio e giallo che decoravano il pavimento originario (1698), perdute all’inizio del Novecento ed attribuibili ai maiolicari di Castelli attivi a Torre de' Passeri, chiudono il filmato, lasciando nello spettatore la voglia di tornare per bearsi dal vivo di tanto splendore.