Descrizione
La denominazione di "Città del Formaggio" è concessa dall'Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggi (Onaf) ai comuni culturalmente ed economicamente sede di produzioni casearie identitarie nel contesto sociale.
L'ONAF che non ha finalità di lucro, promuove i molteplici aspetti delle conoscenze attraverso un’opera volta a diffondere cultura culinaria, gastronomica, alimentare in tutti i suoi vari aspetti, principalmente nel campo delle produzioni casearie, promuovendo la formazione a tutti i livelli, realizzando studi, ricerche, iniziative.Il Comune, al fine del mantenimento della presenza nell’Albo, si impegna ad organizzare, nell’anno di nomina e poi con continuità negli anni successivi, almeno un evento legato ai formaggi e aperto al pubblico.
Il 5 agosto 2023 l'Onaf ha consegnato l'attestato di Città del Formaggio a Farindola, per la produzione di uno dei formaggi più apprezzati e identitari della terra d'Abruzzo, Presidio Slow Food, celebrato ogni anno nella rassegna enogastronomica "Pecorino & Pecorini" che si svolge a Farindola in Agosto. Peculiare il corteo, c.d. "Viaggio del formaggio" nel quale il "Pecorino", prodotto d'eccellenza del territorio, è portato a mo' di trofeo e accompagnato da canti e musiche tradizionali. Il corteo termina con un assaggio della squisita forma e l'apertura dell'evento durante il quale i ristoranti proporranno menù tipici a tema.
L'Onaf ha consegnato al Comune un pannello segnaletico turistico apposto all'ingresso del territorio e il Comune potrà utilizzare nella comunicazione web e cartacea la dicitura "Città del Formaggio".
ll pecorino di Farindola, di straordinaria pastosità, è di certo uno dei formaggi più caratteristici d’Abruzzo. La particolarità che lo rende unico è l’utilizzo del caglio di suino, caso unico in Italia, che gli conferisce odore e sapore tipici. E' prodotto in quantità limitatissime in un’area molto ristretta che comprende solo in parte alcuni comuni al confine tra le province di Pescara e Teramo, sotto il versante orientale del Gran Sasso: Farindola, Penne, Montebello di Bertona, Villa Celiera, Carpineto della Nora, e Civitella Casanova in provincia di Pescara, Castelli, Arsita e Bisenti in quella di Teramo.
La lavorazione con il caglio suino ha origini molto antiche. Il formaggio è citato da Apicio che lo utilizzava nella “salsa in tazza” con zenzero, coriandolo, pollo e aceto. “Se vuoi fare una frugale colazione senza carne, ecco per te una forma di formaggio delle greggi vestine”, (Marziale). Plinio il Vecchio ne parla come uno dei più prelibati formaggi mai presentati sulla tavola dell’Imperatore.
La sua produzione è prerogativa esclusiva delle donne, che si tramandano la ricetta di generazione in generazione. Nel 2022 l'Italian Cheese Awards ha premiato la storica casara di Farindola Luciana Cianchi con il premio "Donna del latte".

Alle falde sud-orientali della catena del Gran Sasso d'Italia, il borgo di Farindola, risalente al neolitico, governata dai Normanni in epoca medievale, gode di un’ampia panoramica sulle valli vestine e di una superba vista sul massiccio del Gran Sasso di cui rappresenta una nota porta d'accesso in località Rigopiano da cui si può raggiungere anche Campo Imperatore e il comune di Castelli. Il centro storico è caratterizzato da case antiche in pietra e numerose e suggestive scalette che percorrono l'intero borgo.
Il comune rientra nel comprensorio della Riserva regionale Voltigno e Valle d'Angri, un paesaggio naturale straordinario attraversato dal fiume Tavo tra Monte San Vito e Monte Bertona. Diverse sono le capanne a tholos presenti in località Rigopiano, lungo le vie dei tratturi.
Nella Valle d'Angri è situata la spettacolare cascata di quasi 30 metri, la c.d. Cascata del Vitello d’Oro, alta 28 metri, sorgente tra le più importanti del versante sud del gruppo del Gran Sasso. La leggenda narra che fin dalla notte dei tempi, ad alcune donne intente ad attingere acqua con una conca, nei pressi della cascata, all'alba del giorno di S. Giovanni, apparve una piccola vitella di color giallo oro, da cui è stato preso il nome dato al salto d'acqua. Da notare il contrasto tra i versanti rocciosi con scarsa vegetazione e la conca che è ricoperta di alberi verdeggianti cresciuti spontaneamente.
Affascinanti le grotte presenti sul territorio come quella del Geotritone, salamandra di montagna, tipica della zona vestina o dell' dell'Eremita su un pendio scosceso sopra la Valle d'Angri, sotto il Valichetto dei Paponi da dove parte il sentiero per raggiungerla. L'area faunistica del camoscio appeninico di Farindola, sottospecie di camoscio ben distinta da quella alpina e da quella pirenaica e considerato da tutti il più bello del mondo, ospita il Museo interattivo con pannelli didattico-informativi che illustrano le vicissitudini dell'animale, scomparso dal Gran Sasso oltre 100 anni fa e documentano le fasi del progetto di reintroduzione.