Descrizione
Sotto la torre urlano le scimitarre, rumoreggiano i tamburi, gli assediati respingono l'assalto dei turchi ed ecco che appare un angelo luminoso che indica con la spada la Vergine in cielo...
A Tollo, Città del Vino, dove crescono i gustosi acini della Regina bianca, paese della "pergola", localmente chiamata“ capanna” o “tendone”, che ne caratterizza il paesaggio, candidato alla lista Unesco dei beni Patrimonio dell’Umanità, oggetto della menzione speciale alla VII edizione del Premio del Paesaggio 2021, si svolge una delle più antiche rievocazioni storiche d'Abruzzo: la rievocazione della battaglia tra Turchi e Cristiani, momento clou della Festa della Madonna dei Turchi, organizzata dall'Associazione Rievocazione Storica Battaglia Turchi e Cristiani.
Nel 1566, la flotta turca al comando di Solimano II , detto "Il Conquistatore" con120 navi perpetrava continui assalti e saccheggi sulla costa adriatica. Fermati a Pescara, riuscirono a sbarcare a Francavilla e Ortona, spingendo poi verso l'interno, dove furono respinti con coraggio dai Tollesi. Sulla Torre di guardia delle mura difensive del borgo, apparve un angelo che, brandendo una spada, indicava il cielo dove apparve la la Vergine, detta anche Madonna del Rosario permise ai tollesi di respingere gli attacchi dei saraceni mettendoli in fuga.
Il sabato sfila il corteo storico con oltre trecento figuranti in costume medievale: dame, cavalieri, paggi, cortigiane, cristiani, ottomani, musici e sbandieratori.
La domenica la Madonna dei Turchi è portata in processione scortata dal corteo storico di dame e cavalieri per le vie del paese. A mezzogiorno, 80 figuranti con abiti, turbanti e mantelli colorati (i turchi) o divise e tuniche bianche (i cristiani) si affrontano e combattono con spade in legno e fragorosi lanci di cocomeri, la pasta e l'acqua che simboleggiano l’olio bollente e le pietre incandescenti, fino all’intervento dell’Angelo, impersonato da una bambina affacciata sulla cima della torre, che indica ai contendenti l’apparizione della Madonna. Ad allietare la vittoria stand gastronomici, concerti, spettacoli d'intrattenimento. La battaglia viene ripetuta "in notturna" la domenica successiva.
Attestata dagli inizi dell'Ottocento, la singolar tenzone è testimoniata da storici come Antonio De Nino che così la descrive in "Briciole Letterarie" del 1885:
"Era l'alba di una prima domenica di agosto; e i sacrestani della chiesa maggiore martellavano, senza pietà, i sacri bronzi, per rallegrare la popolazione di Tollo. Coi sacri bronzi, due bande musiacli si contendevano l'onore di sturar bene gli orecchi ai divoti Tollesi. Si celebrava la festa della Madonna dei Turchi. Già i più aitanti giovani erano in moto a preparare il bisognevole, per una tradizionale rappresentazione. Appiè del Corso, in mezzo alla piazza, e proprio rimpetto ai gloriosi avanzi di un castello del medio evo, si era innalzata una gran torre di legno, che aveva, verso la metà, un largo cornicione a merli; nel maschio, una porta laterale, e, sulla cima, ancora merli. La processione stava per uscire, quando sbucò, da una casa rimpetto alla chiesa, un drappello di giovani vestiti da guerrieri romani: calzoni bianchi; gonnellino azzurro; corazza inargentata; goliera bianca; maniche del colore del gonnellino, nella parte superiore delle quali, pendono strisce argentee; elmi con visiera; gladii. Precedeva un trombetto e il capitano. Il drappello, a suon di tromba, percorrew le principali vie del paese; e poi si chiude nella torre. Uno di loro serve di scolta sul cornicione della torre e il trombetto sulla cima. Poco dopo, esce la schiera dei giovani vestiti da soldati turchi: calzoni rossi, giacca di velluto solferino, con maniche a feritoie ovali; turbante rosso e pennacchio turchino; lancia in mano. Anche questa schiera percorre le vie principali, mentre la processione è giunta in piazza. La guarnigione cristiana, dall'alto della torre, fa gli onori militari alla Madonna. Folla immensa... La schiera dei Turchi ha finito il suo giro; si appressa alla torre. La sentinella dà l'allarme: il soldato che sta in cima, fa squillare la tromba. La processione trovasi al suo termine, vicino alla piazza, nell'estremità inferiore del Corso. La statua della Madonna si ferma. I soldati cristiani si rinserrano nel maschio della torre. I turchi danno la scalata, e tentano di abbattere la porta, quando all'improvviso escono i Cristiani; e dopo un accanito combattimento, i Turchi rimangono incatenati e priogionieri. Suono delle bande, sparo di mortaletti e sbatacchio di campane: gridi, pianti di allegrezza...l'uomo torna bambino...il sentimento religioso si abbraccia al ridicolo...trionfa il sorriso.
I Turchi prigionieri sono trascinati innanzi alla Madonna, e si rendono cristiani."
In onore della Madonna del Rosario i tollesi recitano al mattino della festa a lei dedicata la seguente poesia di Aleardo Natilio Brunetti:
Vergine Santa
Noi pellegrini qui presenti rivolgiamo a Te una preghiera.
Vergine Santa
Madre di tutti noi
accogli la nostra supplica
Guida dal cielo il nostro operare
Fa che la tua luce illumini il mondo
Dona al popolo martoriato dalle guerre e dal l'ingiustizia umana
La pace
Fa che la tua bontà non venga mai meno a chi desideroso ti supplica
Perché è in Te che ripose, nella fede e nel nome tuo, la sua esistenza.
Dal cielo con Dio benedici tutti noi
E nella tua luce
Donaci la pace.
(liberamente tratto dal sito dell'Associazione Rievocazione Storica Battaglia Turchi e Cristiani)