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Il polittico "risvelato" torna nel cuore della città fra i due fiumi

Data:

14 settembre 2023

Tempo di lettura:

2 min

Argomenti
  • Chiese
  • Gioielli d’Abruzzo
  • Borghi e città d’arte
  • #Wonder
Polittico di Jacobello da Fiore, ph Interminatispazi cc-by-sa 4.0

Descrizione

Dopo un lungo e laborioso restauro durato quattro anni, torna a Teramo uno dei tesori della sua cattedrale: il polittico trecentesco di Jacobello da Fiore sull'altare barocco della cappella di San Berardo  che accoglie le reliquie del Santo, nella Cattedrale di Santa Maria Assunta, in Piazza Orsini a Teramo.

Il polittico è formato da sedici tavole a fondo oro disposte su due file terminante con piccoli pinnacoli, archi rampanti e statuette di profeti ed Evangelisti e mostra nel suo centro l'incoronazione della Vergine.  Ai lati della Madonna, S. Berardo, S. Pietro Celestino, S. Nicola da Tolentino e, a destra,  S. Agostino, S. Girolamo ed un santo vescovo a sinistra. 

La città di Teramo si mostra circondata dalle imponenti mura e costellata dalle sue torri, tra le quali spicca la cattedrale e, sullo sfondo le colline che connotano il paesaggio circostante. E' forse questa la più antica rappresentazione della città tra i due fiumi.

In preghiera, ferventi fedeli, a sinistra gli Agostiniani e a destra alcuni nobili si rivolgono devoti a Maria Vergine. Tra di essi spicca un personaggio di rosso vestito: è lo stesso Jacobello, autore del polittico, delicato artista della scuola veneta dei primi del quattrocento, nato verso  il 1370 attivo oltre che nel Veneto, anche nelle Marche e a Teramo. In questo polittico la composizione, è delicata quasi come una miniatura. L'opera è probabilmente databile ai primi del quattrocento. Nel polittico sono presenti sei interessanti testi epigrafici.

     

     

     

     

     

     

    Titolo del Paragrafo
    La cattedrale
    Immagine Paragrafo
    cattedrale di teramo
    Credits Immagine Paragrafo
    Cattedrale di Teramo
    Descrizione Paragrafo

    La cattedrale di Teramo, edificata tra 1156 ed il 1158 e, dal 1933 dedicata a Santa Maria Assunta, appare con la sua monumentale facciata e il suo scenografico portale, in maniera quasi improvvisa, al termine di Corso Michetti, punto di convergenza delle principali arterie del centro storico cittadino tra i quattro antichi quartieri di San Giorgio, Santo Spirito, Santa Maria a Bitetto e San Leonardo.

    Dominata dal maestoso campanile a pianta quadrata del XII secolo,mostra con orgoglio il suo portale, uno dei più importanti monumenti della regione abruzzese che si contraddistingue per la raffinatezza dei fregi e delle sculture. Al suo interno tesori come come il paliotto di Nicola da Guardiagrele e le tele seicentesche del polacco Sebastiano Majeswski. 

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    Ultimo aggiornamento

    05/12/2023, 15:10

    Pubblicato da Laura Toppeta