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La nave più bella del mondo: l’ Amerigo Vespucci arriva in Abruzzo

"Non chi comincia ma quel che persevera“

Data:

27 marzo 2025

Tempo di lettura:

3 min

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Descrizione

 “… E un’aura dolce movendo quei fiori e gli odori veniva già dal mare; nel mar quattro candide vele andavano andavano cullandosi lente nel sole, che mare e terra e cielo sfolgorante ci confondeva… (G. Carducci)

Arrivera’ il 4 aprile nel porto della bella Ortona il mitico veliero della Marina Militare Italiana, orgoglio e vanto della Nazione.

Lo splendido veliero fu varato come nave scuola del Regno d'Italia il 22 febbraio 1931 nei cantieri navali di Castellamare di Stabia.

Dopo aver concluso un viaggio durato venti mesi, raggiunto 5 continenti, attraccato in 35 porti, l’instancabile icona del Made in Italy é di nuovo protagonista del Mar Mediterraneo in un tour in 17 tappe che si concluderà il 10 giugno giornata celebrativa della Marina Militare Italiana.

Il veliero più bello del mondo sosterà nella banchina nord del Porto di Ortona dal 4 al 6 aprile. Le prenotazioni per il tour per visitare la nave sono andate esaurite in meno di un’ora per le tantissime richieste.

 

 

Titolo del Paragrafo
La Nave più bella del mondo
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Vespucci
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Sidvics • CC BY-SA 3.0
Descrizione Paragrafo

Nel 1962 nel cuore del Mediterraneo la portaerei americana USS Independence chiede al nostro mitico Veliero di identificarsi… alla risposta “Nave scuola Amerigo Vespucci Marina Militare Italiana gli americani cosi ribattono “you are the most beautiful ship in the world” (siete la nave più bella del mondo!”

Dopo 60 anni la USS George H.W. Bush al comando del Capitano di Vascello David Tavis Pollard incrocia la Vespucci nel Mare Adriatico e, ricordando l’episodio del 1962 chiede via radio “Siete il Veliero Amerigo Vespucci della Marina Militare Italiana”? A risposta affermativa del Capitano di Vascello Massimiliano Siragusa Pollard risponde “after 60 years you’re still the most beautiful ship in the world!” (Dopo 60 anni siete ancora la nave piú bella del mondo!)

 

 

Titolo del Paragrafo
La nave
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Amerigo vespucci
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Piergiuliano Chesi • CC BY 3.0
Descrizione Paragrafo

Il motto della nave è "Non chi comincia ma quel che persevera", assegnato nel 1978; originariamente il motto era "Per la Patria e per il Re", già appartenuto al precedente Amerigo Vespucci, sostituito una prima volta, dopo il secondo conflitto mondiale, con "Saldi nella furia dei venti e degli eventi", infine con quello attuale.

La lunghezza della Nave al galleggiamento è di 82 metri, ma tra la poppa estrema e l'estremità del bompresso si raggiungono i 101 metri. La larghezza massima dello scafo è di 15,5 metri, che arrivano a 21 metri considerando l'ingombro delle imbarcazioni, che sporgono dalla murata, e a 28 metri considerando le estremità del pennone più lungo, il trevo di maestra. L'immersione massima è pari a 7,3 metri.

A prora della nave si trova la polena, che rappresenta Amerigo Vespucci, realizzata in bronzo dorato. Caratteristica della nave sono i fregi di prora e l'arabesco di poppa, in legno ricoperti di foglia d'oro zecchino.

Vero "motore" dell'Amerigo Vespucci è il suo equipaggio, composto da 264 militari, di cui 15 Ufficiali, 30 Sottufficiali, 34 Sergenti e 185 Sottocapi e Comuni, suddiviso nei Servizi Operazioni, Marinaresco.(*)

 

Titolo del Paragrafo
Amerigo Vespucci
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Amerigo Vespucci
Descrizione Paragrafo

Fu il primo esploratore a rendersi conto, durante un viaggio a servizio del Regno del Portogallo nel 1501, che le nuove terre recentemente scoperte ad occidente dell’Oceano Atlantico non erano l'estrema propaggine dell’ Asia orientale, come si credeva inizialmente, ma una parte di un continente ignoto che lui chiamò Nuovo Mondo e che in suo onore fu poi chiamato America.

In una delle sue lettere Vespucci descrive la consapevolezz di essere al cospetto "della quarta parte della Terra" e cioè di un nuovo continente: 

«Arrivai alla terra degli Antipodi, e riconobbi di essere al cospetto della quarta parte della Terra. Scoprii il continente abitato da una moltitudine di popoli e animali, più della nostra Europa, dell'Asia o della stessa Africa.»

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Ultimo aggiornamento

27/03/2025, 12:27

Pubblicato da Laura Toppeta