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Una novella aurora: le arie e i luoghi di Francesco Paolo Tosti

Data:

26 febbraio 2022

Tempo di lettura:

3 min

Argomenti
  • Donne e uomini d'Abruzzo

Descrizione

Io ti seguii com'iride di pace, lungo le vie del cielo, io ti seguii come un'amica face de la notte nel velo. E ti sentii ne la luce, ne l'aria, nel profumo dei fiori..

(Ideale, F.P. Tosti)

Il Teatro Francesco Paolo Tosti di Ortona (CH) definito come il "tempio ove possono innalzarsi le libere voci dello spirito e dell'ingegno attraverso le varie manifestazioni dell'arte"  da Eduardo De Francesco nel  Giornale Ortona nuova che, nel 1923, ne auspicava la realizzazione fu inaugurato il 26 febbraio 1930 col nome di Teatro Vittoria, moglie dell'ingegnere Tommaso Pincione, il quale lo aveva progettato e costruito.

Il giorno successivo all'inaugurazione, il Rigoletto apre la stagione musicale e il 4 marzo 1930 il teatro ospita una serata d'onore in memoria di Francesco Paolo Tosti, con la Lucia di Lammermoor e, negli intervalli dei tre atti l'esecuzione di alcune delle sue più belle romanze.

Solo nel 2008 ne ne sarà cambiata l'intitolazione dedicandolo all'ortonese Francesco Paolo Tosti ((1846-1916) il più importante autore di musica vocale da camera italiana tra Ottocento e Novecento e di alcune tra le arie  più belle del XIX secolo, musicista e compositore, conosciuto in tutto il mondo. Tosti fu maestro di canto alla corte di  Margherita di Savoia e della Regina Vittoria, insegnante presso le più importanti scuole londinesi, tra cui la Royal Academy of Music e il Royal College of Music, amico fraterno di Puccini, protagonista della vita culturale del "circolo abruzzese" insieme al pittore Michetti, dallo scultore Barbella, dal giornalista Scarfoglio e dal letterato d’Annunzio. Oltre cinquecento le sue romanze per canto e pianoforte, ispirate spesso agli scritti di Antonio Fogazzaro, Rocco Pagliara, Naborre Campanini e Gabriele d'Annunzio, Giosuè Carducci,  Victor Hugo, Alfred De Musset, Paul Verlaine, Alfred Tennyson  e interpretati dalle voci di Enrico Caruso, Tito Schipa, Giuseppe Di Stefano, Alfredo Kraus, Jussi Björling, Luciano Pavarotti, Mina, Andrea Bocelli e José Carreras, si ricordano brani tuttora molto eseguiti, quali: L'alba separa dalla luce l'ombraMalìaVorrei morirNon t'amo piùL'ultima canzoneIdeale e A Marechiare, su testo di Salvatore di Giacomo.

Del 1897 sono le romanze abruzzesi Augurio, Canti popolari abruzzesi, Senza di te!, Povera Maria e Chitarrata abruzzese e del periodo compreso tra il 1880 e il 1889 le Romanze per Gabriele d'Annunzio Visione!, Buon Capodanno, Vuol note o banconote?, En Hamac, Notte bianca, Arcano!..., Vorrei, Per morire, 'A vucchella, Quattro canzoni d'Amaranta.

Titolo del Paragrafo
Le arie e i luoghi di Francesco Paolo Tosti
Immagine Paragrafo
Museo Tosti
Descrizione Paragrafo

Seppur piccolo il Teatro Francesco Paolo Tosti di Ortona presenta una struttura maestosa ispirata a forme neoclassiche, a cominciare dall'ingresso a tre porte, dalle colonne di marmo levigato di Carrara,  le opere in bronzo e al centro la statua di Apollo Citaredo con le aquile laterali che spiccano sulla facciata. All'interno un'ampia galleria, la platea e un solo ordine di palchi mettono a disposizione 900 posti a sedere. L'edificio è tornato in tutto il suo splendore nel 2006, dopo quasi venti anni di chiusura.

Altrettanto  ricco di storia è 'Istituto Nazionale Tostiano e il suo Museo, il primo  dedicato alla musica in Abruzzo e uno dei pochi in Italia. Nel quartiere storico di Terravecchia ad Ortona, il rinascimentale Palazzo Corvo, costruito nel XVI secolo sopra un convento (oggi ex convento di Sant'Agostino) dove visse la ricca famiglia Corvo, ospita Il Museo Musicale d'Abruzzo, con l'annesso Archivio "Francesco Paolo Tosti", inaugurato il 9 aprile 1994 che ebbe per madrina d'eccezione il celebre soprano Renata Tebaldi.

Il Museo Propone sia un excursus cronologico essenziale della vita del celebre musicista sia attraverso  l’allestimento di documenti e pannelli fotografici, sia con la riproduzione dello stesso ambiente salottiero ottocentesco dove Tosti era solito comporre e far ascoltare le proprie romanze. Tale ricostruzione, che prende spunto direttamente dalla dimora tostiana di Mortimer Street, è resa possibile dall’esposizione dei mobili, degli oggetti e dei quadri originali appartenuti al grande maestro.

Nel Museo è presente anche una sala dedicata al famoso baritono Giuseppe De Luca, celebrità del Metropolitan di New York e un altro ambiente espositivo intitolato al noto musicologo Giampiero Tintori. É presente anche una sezione completamente dedicata a strumenti musicali di vario genere suddivisi fra strumenti europei ed extraeuropei.  Preziosa la biblioteca: nata principalmente per la conservazione del patrimonio storico legato alla figura di Tosti, e quindi alla storia dell’Istituto, oggi si arricchisce anche di importanti attività didattiche e di ricerca.

Ultimo aggiornamento

27/09/2024, 12:26

Pubblicato da Laura Toppeta