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"Virtù estive": al Castello Della Monica la festa dell'enogastronomia sostenibile

Data:

18 luglio 2022

Tempo di lettura:

3 min

Argomenti
  • Enogastronomia
sitografia: https://www.comune.teramo.it/amministrazione/luoghi/castello-della-monica/26-87.html https://riservacalanchidiatri.it/progetto-gallina-nera-atriana/

Descrizione

"Il primo posto tra le galline celebrate dagli antichi è occupato dalle Hadrianae, o, come le ha denominate Aristotele, Adrianikaí" (Ornithologiae, Ulisse Aldrovrandi)

Dal 15 al 24 luglio il Castello Della Monica è teatro della manifestazione Virtù Estive: si festeggia l'enogastronomia teramana con ristoratori e chef stellati, produttori, aziende vitivinicole ed alcuni tra i più grandi chef d’Italia con un unico filo conduttore: la sostenibilità e la sua declinazione in cucina. La manifestazione “firmata” da Luigi Cremona e Lorenza Vitali accende per dieci giorni i riflettori sull’enogastronomia e sulla sostenibilità in cucina, un racconto del territorio attraverso la degustazione dei prodotti tipici. Dalle ore 18:00 alle 23:00 sarà presente un'esposizione di prodotti enogastronomici e degustazione vini del Consorzio Colline Teramane a cura della delegazione Fisar Teramo. Ospite d’eccezione Niko Romito, lo chef autodidatta che da Castel di Sangro ha conquistato giovanissimo le tre stelle Michelin.

L'evento, animato anche da concerti e spettacoli, si svolgerà fino a domenica 24, snodandosi tra piazza Martiri della Libertà e il Castello Della Monica, sul piccolo colle di San Venanzio, poco distante da Piazza Garibaldi, restituito dopo tre decenni, alla comunità il 10 luglio scorso, dopo un'attenta opera di messa in sicurezza e restauro, recupero del giardino e allestimento dell'area esterna. Torneranno a suggestionare gli avventori, i cavalieri, i demoni, le fontane medievali, i leoni guardiani del castello della  costruzione in stile medioevale, edificata nel 1836 a Teramo dall'architetto, scultore e pittore Gennaro Della Monica "affinchè potesse essere espressione di arte e fonte di ispirazione". Il complesso si compone di due edifici secondari che, insieme al corpo principale, formano un vero e proprio borgo di sapore medioevale che, oltre al Castello in stile neogotico e ai due edifici a valle, comprende una dipendenza di servizio e dei giardini a terrazzo. Eretto sul sito dell’antica chiesa di San Venanzio (ridotta dai francesi a polveriera) della quale sono stati riutilizzati materiali di costruzione ed elementi decorativi, l’interno è ricco di affreschi che ritraggono paesaggi e non solo, opere della mano di Gennaro della Monica, che ha dipinto ogni tipo di particolare. Della Monica abitò nel Castello e vi collocò il suo studio, dove raccolse una mole enorme di appunti, studi e disegni, realizzati nel corso dei lavori di completamento degli interni e dell’intero complesso.

Titolo del Paragrafo
"Virtù estive": al Castello Della Monica la festa dell'enogastronomia sostenibile
Immagine Paragrafo
"Virtù estive"
Credits Immagine Paragrafo
sitografia: https://www.comune.teramo.it/amministrazione/luoghi/castello-della-monica/26-87.html https://riservacalanchidiatri.it/progetto-gallina-nera-atriana/
Descrizione Paragrafo

Tra i numerosissimi appuntamenti, in scena stasera alle ore 20.00 la gallina nera atriana, citata dal filosofo greco Aristotele nel libro VI dell’ Historia Animalium di Aristotele con il nome di Adrianikaí. L'intervento,in collaborazione con il comitato promotore Slowfood Teramo, sarà a cura di Adriano De Ascentiis, che nel settembre 2006 nel territorio tra i comuni di Atri (TE) e Città Sant’Angelo (PE) localizzò i primi riproduttori, con le caratteristiche descritte da molti agricoltori/allevatori “anziani”, in una piccola azienda a conduzione famigliare il cui capofamiglia era un anziano signore di 92 anni che aveva ereditato la specie dal padre conservandola fino ai giorni nostri e, da quel momento,  con le prime 20 uova, donando gratuitamente gli animali che nel tempo nascevano, avviò il progetto di recupero con l'ausilio di dodici  famiglie custodi che attualmente allevano sul territorio abruzzese centotredici animali. Scelse di chiamare Gallina Nera Atriana, quella che anticamente veniva chiamata Gallina di Atri, per il fatto che il colore predominante della specie, così come tramandatoci verbalmente dagli anziani del territorio, era il nero. Il valore storico della gallina atriana è testimoniato da Crisippo, Aristotele l’Efesino, Michele di Efeso, Plinio il Vecchio nella “Naturalis Historia” (X,146) e ritratta addirittura sulle storiche monete romane di Atri risalenti al periodo compreso tra il 4° ed il 6° secolo aC. Dal 2020 la Gallina Nera Atriana è stata inserita nell’anagrafe regionale per la  biodiversità della Regione Abruzzo ed al centro del Progetto di studio e recupero coordinato dalla Riserva Naturale Regionale Oasi WWF dei Calanchi di Atri. 

Ultimo aggiornamento

22/08/2023, 17:01

Pubblicato da Laura Toppeta