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Visioni: l'Abruzzo incantato di Escher

Data:

15 ottobre 2020

Tempo di lettura:

4 min

Argomenti
  • Donne e uomini d'Abruzzo

Descrizione

Effetti ottici, paesaggi illusionistici, prospettive invertite: i borghi d'Abruzzo nello sguardo fantastico di Escher, il più famoso grafico e illustratore di tutti i tempi.

Psicologia, matematica, poesia, fantascienza ispirano le sue opere. Punti di vista insoliti caratterizzano il suo sguardo: alto e basso, destra e sinistra sono negli occhi dell'osservatore.

Paesi come Fara San Martino, Castrovalva, Alfedena, Pacentro, Scanno, Goriano Sicoli, Opi, Pettorano sul Gizio trasformati in stampe di paesaggi e vedute panoramiche dalla mano di Escher che visita gli Abruzzi a piedi e, nel 1929 esegue la sua prima  litografia  “Veduta di Goriano Sicoli Abruzzi”.

L'olandese Maurits Cornelis  Escher (1898 – 1972) viaggia in Italia, rimanendo impressionato dalle sue bellezze che lo portarono ad affermare " "In Svizzera e in Belgio ho trovato molto meno interessanti sia i paesaggi che l'architettura rispetto a ciò che avevo visto nel Sud Italia. Mi sono così sentito spinto ad allontanarmi sempre di più dall'illustrazione più o meno diretta e realistica della realtà circostante. Non  vi  è  dubbio  che  queste  particolari  circostanze  sono  state responsabili di aver portato alla luce le mie visioni interiori". 

Nella xilografia intitolata "Fara San Martino", incisione su legno del 1928 la sua fantasia fu colpita dal susseguirsi di scalinate che, sfidando ogni legge fisica, sembrano quasi attratte verso l'alto da una forza irresistibile; tale è la sensazione che si prova percorrendo il borgo, lungo il quale strette rampe di scale antiche si inerpicano per raggiungere la parte più alta del centro storico.

Titolo del Paragrafo
Visioni: l'Abruzzo incantato di Escher
Immagine Paragrafo
Escher
Descrizione Paragrafo

La litografia intitolata "Castrovalva" è uno dei lavori più famosi dell'artista del 1930  e venne donata nel 1986 alla National Gallery of Canada di Ottawa. A somiglianza di molte altre opere dello stesso periodo, essa rappresenta uno dei luoghi visitati da Escher durante il suo "Grand Tour" dell'Italia: si tratta di Castrovalva, borgo dell'Abruzzo interno, che si adagia su una ripida pendenza sovrastante l'abitato di Anversa degli Abruzzi. La prospettiva è verso nordovest, dallo stretto sentiero sulla sinistra che, nel punto dal quale è stata realizzata questa veduta, curva a destra scendendo a valle; in primo piano si trovano piante fiorite, uno scarabeo ed una lumaca, mentre nella valle sottostante si vedono campi coltivati ed altri due centri abitati: Anversa degli Abruzzi (più vicino) e Casale (frazione di Cocullo, sullo sfondo)

Il disegno intitolato "Alfedena" è una delle opere meno note realizzato nel  1929, al rientro dal viaggio effettuato in compagnia dell'artista svizzero Giuseppe Haas Triverio (4 maggio - 10 giugno 1929).

Nel 1958 realizzò la sua prima litografia dedicata alle costruzioni impossibili: "Belvedere"  (National Gallery of Canada di Ottawa). Quest'opera fu sicuramente ispirata dal panorama di cui l'artista godeva dalla sua casa durante il soggiorno a Pettorano sul Gizio, che egli chiamava "Belvedere della Valle Peligna" Il Morrone e Maiella emergono sullo sfondo dal quale spicca una scala impossibile che collega i due piani di un edificio impossibile e ai piedi del Belvedere un uomo gioca con un cubo anch'esso impossibile, noto con il nome di cubo di Necker. Escher a proposito di quest'opera scrive: "In basso a sinistra giace un pezzo di carta su cui sono disegnati gli spigoli di un cubo. Due piccoli cerchi marcano le posizioni ove gli spigoli si intersecano. Quale spigolo è verso di noi e quale sullo sfondo? E' un mondo tridimensionale allo stesso tempo vicino e lontano, è una cosa impossibile e quindi non può essere illustrato. Tuttavia è del tutto possibile disegnare un oggetto che ci mostra una diversa realtà quando lo guardiamo dal di sopra o dal di sotto". L'opera venne donata alla National Gallery of Canada di Ottawa, presso la quale è tuttora conservata.

La litografia su carta, raffigurante una strada del paese di Scanno del 1930, evidenzia le ripide e strette stradine del paese, e non manca di disegnare le donne in costume tradizionale (National Gallery of Canada di Ottawa)

La litografia Goriano Sicoli" del 1929 (National Gallery of Canada di Ottawa)  rappresenta uno dei luoghi visitati da Escher durante i suoi lunghi viaggi primaverili in regioni allora poco conosciute dell'Italia, durante il periodo di permanenza a Roma (dal 1923 al '35) . Dello stesso periodo il disegno "Opi in Abruzzo" , su cartoncino colorato e graffiato, è una delle opere meno note.

Sempre Pettorano sul Gizio è protagonista della litografia intitolata "Paese dell'Italia meridionale" benché nel titolo non sia esplicitamente citato il nome del borgo.

 

Titolo del Paragrafo
In cammino sulle orme di Escher
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Escher
Descrizione Paragrafo

Ogni anno torna l'evento "In cammino sulle orme di  Escher" che ripercorre alcuni dei luoghi visitati dal grande artista, durante le sue visite in Abruzzo tra il 1929 e il 1935, un percorso guidato da  Anversa degli Abruzzi a Castrovalva, per le Gole del Sagittario e la cresta del Colle San da Castrovalva a Villalago, per l'aerea cresta del Monte Sant'Angelo e il Lago e l'Eremo di San Domenico, da Villalago a Scanno, per il Lago di Scanno e il Sentiero del Cuore. Sono previste visite anche ai luoghi visitati da viaggiatori che si avventuravano nelle terre d'Abruzzo, come gli inglesi Richard Keppel Craven e Edward Lear o raccontanti da artisti come Gabriele D'Annunzio, Anne McDonnell, Henri Cartier-Bresson, Mario Giacomelli e tanti altri.

Galleria Immagini

Ulteriori informazioni

Ulteriori informazioni

Maurits Cornelis Escher, Belvedere
Maurits Cornelis Escher,  Alfedena
Maurits Cornelis Escher, Castrovalva
Maurits Cornelis Escher, strada di Scanno
Maurits Cornelis Escher, Goriano Sicoli
Maurits Cornelis Escher, Opi
Maurits Cornelis Escher, Pettorano sul Gizio
 

Ultimo aggiornamento

19/09/2024, 04:26

Pubblicato da Laura Toppeta